“Abbiamo detto di no ad altre due aziende, una di Napoli ed una di Polla, che ci avevano fatto richiesta in tal senso. L’impostazione del ricorso al Tar, per noi, è del tutto priva di riferimemti oggettivi”, repolica il presidente dell’Asi. Nel frattempo è montata la polemica politica con Città Aperta e Italo Di Dio, in particolare, a chiedere la riunione di un Consiglio comunale ad hoc per definire meglio la questione. Iniziata la raccolta firme per arrivare alla convocazione di un ordine del giorno che ne contempli la discussione.
Oltre a Di Dio, i firmatari della petizione sono al momento la capogruppo dei 5 Stelle Mollica, Cosimo Lepore, Mimmo Franzese in attesa che altri, a cominciare dalla stessa Delli Carri, si aggiungano alla sequela.
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