Civico22 dopo avere lanciato il suo manifesto politico e dopo avere espresso il proprio candidato sindaco da porre all’attenzione della futura coalizione apre le porte del dialogo e del confronto con trutte quelle forze politiche che aspirano al cambiamento rispetto allo status quo politico ed amministrativo attuale. L’Associazione si riconosce in quella nuova forza politica della città che persegue il cambiamento e sarà dentro il prossimo agone elettorale. Ecco i punti cardine intorno ai quali si articola il sentire politico:
la costruzione di una coalizione alternativa all’attuale amministrazione comunale deve costituirsi sulla base della comune condivisione, da parte di forze civiche e politiche, di una visione di città inclusiva, verde e intelligente e non in semplice contrapposizione all’attuale amministrazione;
questo tipo di coalizione deve, però, esprimere un candidato Sindaco che sia concretamente rappresentativo di questa visione di città;
il nostro candidato Sindaco è Angelo Moretti;
laddove si riuscisse a condividere una proposta di governo sulla visione di una città inclusiva, verde e intelligente saremmo anche disponibili ad accogliere una diversa candidatura a sindaco, purché la persona individuata sia riconoscibile e affermata sul piano sociale e sia, però, una figura “nuova” nella scena politica beneventana.
E quattro i punti che i militanti ritengono necessari ed urgente da affrontare:
A livello nazionale, il partito dei costruttori auspicato dal nostro Sindaco qualche giorno fa è poi naufragato e, per fortuna, con esso sembrano naufragati anche la realizzazione di un nuovo “mamozio” al Terminal, in piazzale Venanzio Vari, e lo sventramento di Piazza Risorgimento con un nuovo inutile parcheggio sotterraneo.
Nel frattempo il welfare locale continua ad essere appaltato ad imprese non beneventane, mentre la famosa ex conigliera è diventata negli ultimissimi giorni casa di Accoglienza per minori stranieri non accompagnati
Sulle scelte che riguardano la vegetazione secolare della città l’amministrazione comunale si muove con opacità e scarsissima programmazione e, come per la viandanza, cambia l’idea ma non il metodo di lavoro: un anno fa paventava l’abbattimento indiscriminato, poi, per fortuna, l’abbattimento mirato e contemporaneamente annuncia, senza alcuna partecipazione democratica, un fantomatico bosco orizzontale che stravolgerebbe il piano verde, se mai ce ne fosse uno.
Solo queste quattro urgenze, alle quali si aggiungono il tema della gestione pubblica del servizio idrico e dei servizi, la mancanza di partecipazione, la gestione del patrimonio e i beni comuni, ci fanno capire i pericoli che corre la nostra città nell’imminente futuro se il nostro Sindaco dovesse continuare ad utilizzarla per compiere tutte le sue acrobatiche piroette. Per questa ragione chiediamo a tutte le forze politiche e civiche di vederci dentro i 22 metri che consentono di affrontare un vero dialogo tra forze e visioni diverse per affrontare insieme alcuni nodi, anche se decidessimo di andare tutti separati alla prossima tornata elettorale. Vediamoci per arginare la frana, ognuno dal posto in cui oggi si trova in città ed unendo i nostri sforzi in una convergenza possibile, almeno per una cordata di liberazione da questa occupazione soft di Benevento da gruppi di imprese e di politici che si muovono per interessi a noi estranei. Incontriamoci per il bene di questa città amata e violentata”.