E’ un momento tra i più tetri per il centrodestra beneventano. Divisi i partiti che compongono o dovrebbero comporre la coalizione, stradivisi i partiti al loro interno. In Forza Italia è ormai in atto la guerriglia tra Mauro e il resto del partito. I suoi fedelissimi hanno rimesso i loro mandato nelle mani del segretario Iannace e adducono la loro decisione al fatto che Domenico Mauro sia stato messo ai margini dal partito nonostante l’ottima prova delle Regionali.
E a conferma che tra l’ex coordinatore e l’attuale Iannace i rapporti siano tesissimi è arrivato il commento di Iannace reso proprio nel tg di ieri sera quando il segretario ha liquidato il paoloisano definendolo “segretario provinciale di Mastella più che di Forza Italia”. Parole dure che restituiscono la cifra della crisi profonda in cui versa il partito e la stessa presenza di Lucio Lonardo ne evidenzia l’estrema gravità. Così come è grave ciò che si riscontra in Fratelli d’Italia. Qui c’è da analizzare la risposta durissima di Federico Paolucci che torna sulle parole espresse dal segretario nazionale Meloni. In un messaggio indirizzato ai tesserati de l partito Paolucci si scaglia sui “sedicenti” dirigenti del suo forse ex partito definendoli “propalatori di cazzate” con il solo fine di colpire la sua persona piuttosto che coloro che tentano di emarginare il partito. Federico Paolucci lancia strali nei confronti degli alleati o presunti tali, ribadisce la sua volontà di dimettersi da portavoce e bolla di infantilismo i suoi ex dirigenti rivendicando il merito di avere portato il partito a cifre mai viste prima ed è vero. Nel messaggio, il collese esprime profonda delusione per l’atteggiamento della classe dirigente tutta di un partito che ha contribuito a portare in doppia cifra. Senza dubbio, il centrodestra appare oggi come un cospicuo serbatoio da cui attingere consensi e non è affatto escluso che si autoescluda nei fatti dal prossimo agone elettorale ritagliandosi un ruolo di supporto ai duellanti in lizza.