Le difficoltà in cui siu dibatte un centrodestra in continua ricerca d’autore. Gli interpartitici che si sono susseguiti fino ad ora non hanno contemplato la presenza di Fratelli d’Italia per cui l’impasse prosegue ad essere difficile da superare. Una crisi che appare irreversibile e che addirittura assale la vita interna degli stessi partiti che compongono la coalizione. La Fiamma è attraversata da una stagione di veleni che ha portato alle dimissioni di Febbraro e ad un clima di sostanziale diffidenza tra Mimmo Matera e Federico Paolucci. In Forza Italia la morte dell’avvocato de Longis ha acuito le difficoltà e la comparsa all’orizzonte di Lucio Lonardo, supportato dallo stesso Martusciello, e che dovrebbe comporre una lista “di salute pubblica”, formula che lascia parecchio perplessi, genera malumori interni di non poca entità. La sua candidatura a paladino del centrodestra alle prossime amministrative produce mugugno. Un documento a firma di cinque tra vicecoordinatori e responsabili di partito sanniti e indirizzato ai vertici regionali e provinciali, rende pubblioca la restituzione delle rispettive deleghe nelle mani di Domenico Mauro. “Non siamo nella possibilità di esercitare il nostro ruolo al servizio del partito. E’ evidente che non c’è una visione chiara ne tantomeno la volontà di condividere progetti”, recita la nota che poi prosegue nel definire meritoria l’opera dello stesso Mauro verso il quale il partito ha esercitato la massima latina del “promoveatur ut amoveatur” e cioè una falsa promozione che cela un accantonamento e il riferimento va alle elezioni regionali. “In un momento in cui la crisi sanitaria ed economica dovrebbe portare a scelte condivise, nell’interesse generale dei sanniti, assistiamo increduli a scelte solitarie”, il sentiment dei 5 firmatari che di certo contribuisce a render ancora più torrido il clima all’interno del partito di Berlusconi.