Anche Città Aperta interviene nella polemica in atto a proposito del Bando Periferie, materia sulla quale marcia la dialettica politica tra mastelliani e centrosinistra.
“È sconcertante la superficialità, per non dire la poca trasparenza, con cui si continua a gestire la programmazione di un intervento, per giunta su un’area nodale della città, che, per come pensato, è destinato a riverberare i suoi effetti negativi su funzioni vitali dell’assetto urbano come il trasporto scolastico, il commercio, della intera area di Piazza Risorgimento e del Terminal. Ormai pare evidente, che la sistemazione della intera area dell’ex collegio La Salle, proposto dalla Lumode, inserito nei progetti di trasformazione previsti nel Bando Periferie tra quelli proposti dall’amministrazione Mastella, e ancora al vaglio del Nucleo di Valutazione della Presidenza del Consiglio, non sia più quello di origine, ma soprattutto che le modifiche apportate non siano state discusse in alcun organismo istituzionale in seno al Consiglio Comunale e neppure alle Commissioni Consiliari preposte. Numerose potrebbero essere le contestazioni, nel merito del percorso amministrativo, tecnico, ed urbanistico, da avanzare: per questa ragione i consiglieri comunali dell’associazione Città Aperta, Italo Di Dio e Delia Delli Carri, si faranno promotori di una richiesta di convocazione del Consiglio comunale da condividere con altre forze consiliari, per ripristinare un dibattito democratico e pubblico, sul futuro della nostra Città. Oggi più che mai si profila l’esigenza di fare chiarezza e di restituire al Consiglio Comunale quella centralità della funzione di indirizzo e di controllo politico amministrativo attribuitagli dalla legge. Una assise che sarà anche l’occasione per poter verificare, una volta per tutte, se la variante presentata al gruppo di monitoraggio della Presidenza del Consiglio sia stata effettivamente deliberata dal Consiglio comunale. Un’assise che sarà anche l’occasione per poter verificare, una volta per tutte, se la variante presentata al gruppo di monitoraggio della Presidenza del Consiglio sia conforme a quanto deliberato dal Consiglio comunale.