Le anomalie dell’attuale fase politica a Benevento non risparmiano affatto il centrodestra. Affetto da una crisi che sembra irreversibile, la compagine politica che dovrebbe rappresentare il fronte conservatore di una città tendenzialmente di destra presenta i connotati della caoticità. Gli ormai innumerevoli tavoli interpartitici che vengono convocati, ma molto spesso “sconvocati”, non vedono più da lungo tempo comparire Fratelli d’Italia, a sua volta lacerato da una crisi interna che si trascina da mesi. E se a questo ci aggiungiamo la novità costituita dalla lista di Lucio Lonardo, in quota Forza Italia, almeno in apparenza, il quadro diventa ancora più indecifrabile. Nel frattempo l’ultimo interpartitico promosso da Luca Ricciardi, leader locale della Lega, ha ancora una volta fatto a meno della Fiamma. A tal ragione si registra la nota di Alberto Febbraro, coordinatore cittadino dimissionario di FdI. Febbraro verga come militante del partito la sua riflessione, di certo assai critica nei confronti degli alleati o presunti tali.
“Assisto con assoluta meraviglia al teatrino locale che da tempo va in scena all’interno della nostra coalizione. L’unità del centrodestra, a cui assistiamo a livello nazionale nei vari passaggi della crisi di governo, è politicamente così distante dalle vicende locali, che sembra di trovarci in due periodi storici differenti. Mentre i tre partiti sono maggioranza politica nel Paese e lo sarebbero elettoralmente in caso di voto, a Benevento assistiamo ad un’incapacità di sintesi e di dialogo totalmente anacronistica, dovuta certamente a fughe in avanti, a personalismi e a logiche che ancora stento a comprendere.
Apprendo dai giornali di una “trilaterale con fumata bianca e convergenza totale” sul nome del dott. Lucio Lonardo come candidato sindaco del Centrodestra. Non esprimo nel merito nessuna valutazione personale, anche perché non ne avrei assoluto motivo, ma ricordo a me stesso che il dott. Lonardo è stato per 10 anni presidente di ASIA, nominato dal sindaco Pepe ed espressione di una maggioranza di centrosinistra e che lo stesso nel 2015 fu candidato nella lista “De Luca Presidente”. Mi pare evidente che alcune considerazioni, su tale indicazione, vadano fatte, per dimostrare alla Città che non intendiamo affrontare questa sfida solo per dovere o per permettere a qualcuno di togliersi i sassolini dalla scarpa. Per questo, prima di tutto, vi è bisogno di unità e di condivisione assoluta, anche perché una lacerazione all’interno del centrodestra non gioverebbe nessuno. Questo è un invito che prima di tutto rivolgo ad alcuni esponenti del mio partito, che prima di sedersi al tavolo della coalizione hanno inteso porre veti e questioni con poca chiarezza di intenti, una tra tutte la richiesta di adesione al centrodestra in opposizione a Di Maria da parte del consigliere Mucciacciaro, all’indomani della sua candidatura nella lista della Lega alle elezioni regionali, senza alcuna richiesta per il consigliere di FI Claudio Cataudo, facendo passare l’operazione come un accanimento personale nei confronti del sindaco di Fragneto L’abate. C’è bisogno, certamente, anche di fare chiarezza all’interno del partito, da mesi oramai senza una guida. Mi riservo – però- di affrontare la questione nella prossima assemblea.”