E’ un momento davvero sconcertante quello che si sta vivendo al cospetto di questa crisi di governo aperta dalla decisione di Matteo Renzi di ritirare i suoi due ministri dall’Esecutivo. Clemente Mastella, che oggi come ieri d’altra parte, sta recitando un ruolo da protagonista decide di chiamarsi fuori dalla situazione. A TG Com24 il sindaco di Benevento dice. “Io non sono ne’ pilastro, ne’ costruttore, su questa crisi sono molto diffidente. Al momento, aggiunge MASTELLA, mi chiamo fuori perche’, dopo aver cercato di dare consigli su come risolvere la crisi, sono stato attaccato sul personale” e fa riferimento allo scontro di oggi con Carlo Calenda. All’orizzonte MASTELLA vede piu’ “un Conte ter con un rimpasto e un rientro di Italia Viva” che “un governo Conte sostenuto da un’altra maggioranza con l’ingresso di responsabili”. Si registra, intanto, un commento di Matteo Salvini secondo il quale “c’è sicuramente sia all’interno dei Cinque Stelle che dello stesso Partito Democratico del disagio”. Noi non stiamo cercando nessuno e non abbiamo niente da promettere a nessuno”, ha detto al termine del vertice del centrodestra a Milano. “Mi metto nei panni di qualcuno che è stato eletto nel nome del cambiamento e della trasparenza e poi si vede dipendere da Mastella, da Tabacci e dalla vecchia politica”.