Fa discutere e crea polemica politica la lista degli emolumenti appannaggio di consiglieri ed assessori del Comune di Benevento. La lista è da sempre attesa con una certa apprensione mettendo a nudo aspetti che molti terrebbero comodamente riservati, al riparo dal giudizio che si può esprimere. Risulta che Mastella sia intesta alla classifica e che lo talloni Gino De Minico, il presidente del Consiglio comunale e poi a ruota tutto il resto. Ha destato un certo sconcerto il fatto che il sindaco, a fronte delle sue reiterate assicurazioni, non abbia rinunciato all’indennità da Primo Cittadino, cosa più volte sottolineata da Mastella. Si badi, nessuno ha la facoltà di chiedere ed ottenere che il sindaco rinunci ai suoi compensi, tutt’altro. Lavorare gratis non è chiesto a nessuno, anche se spesso nel contesto di oggidì la cosa accade e pure di frequente. Egli deve governare la città o avrebbe dovuto farlo, e non si capisce per quale motivo arcano avrebbe dovuto farlo gratis. Il corrispettivo, oltre che un diritto sacrosanto ad ottenere il giusto per il lavoro svolto, obbliga ad un impegno massimo, alla massima dedizione per quello che la cittadinanza si attende da un sindaco, in questo caso, che ha scelto di demandare alla gestione della Cosa Pubblica. Mastella ha però da subito detto di volervi rinunciare ed ora il fatto che non ve ne sia traccia di questa rinuncia nelle tabelle testè pubblicate, ebbè, genera perplessità. La genera anche nel centrodestra, galassia ancora informe ma che tenta, con generosità, di darsi una ragione valida della sua esistenza sulla scena politica. La nota è vergata da Lega, Forza Italia, Adc e Benevento Libera ma a conferma che la traversata del deserto è appena cominciata manca Fratelli d’Italia, lacerato da una crisi nella crisi più generale rispetto alla coalizione e nella quale si dibatte con virulenza. Nella nota, tuttavia, si fa riferimento proprio alla questione degli appannaggi sindacali.
“Speriamo di sbagliarci, ma da quanto si legge sui redditi dell’amministrazione, sembrerebbe che contrariamente a quanto dichiarato il sindaco Mastella non abbia rinunciato alla sua indennità come aveva più volte promesso, almeno per il 2020”. Così il centrodestra con Lega, Forza Italia, Adc e Benevento Libera interviene per chiedere lumi sulla vicenda: “Naturalmente ci auguriamo che si tratti di un errore e che il sindaco intervenga per chiarire, altrimenti crollerebbe l’immagine fornita sempre, di chi mette la sua esperienza a servizio della città in maniera gratuita e si ergerebbe per contro quella del professionista della politica. Per carità, non ci sarebbe nulla di male, se non l’aver venduto un’immagine totalmente differente. È un anno difficile, e quelle risorse avrebbero fatto comodo di sicuro alla città in difficoltà. Tantopiú che la rinuncia non sarebbe stata certo dolorosa per il sindaco che come ricordiamo ha contribuito anche all’elezione della moglie in Senato, incarico che ci risulta pagato. Ci auguriamo di sbagliare, altrimenti, come spesso accade quando si tratta di Mastella, ci troveremo di fronte al classico oceano che scorre tra ciò che si dice e ciò che si fa”.
