Clemente Mastella si gode le meritate vacanze e qua e la partecipa ad iniziative benefiche come quella di stamattina ai Cappuccini. E’ costantemente sul pezzo per quanto riguarda l’emergenza covid ma la sua attenzione, ovviamente, è orientata alle prossime Amministrative alle quali si presenterà ai canapi di parttenza come il campione del suo partito Noi Campani. Che avrà al fianco i socialisti del PSI e non meno di sette liste per le quali i suoi sherpa stanno lavorando sodo. Da Barone a Santamaria, passando per il “rasputin” Parente fino ai nuovi compagni di cordata De Pierro e Del Vecchio posizionati a minacciare il PD e a fare voti per le sue falangi. E il presidente della Provincia Di Maria, anche lui impiegato nell’opera di giusta e onesta propaganda a sostegno dell’ex ministro. Il Ceppalonico, maestro nell’arte dello sbaragliare i fronti avversi sebbene quello che gli si opporrà potrebbe essere la più grande e giocosa “macchina da guerra” degli ultimi anni, è consentita la “grattatio pallorum omnia mala fugat” dalle parti di Corso Garibaldi. Lui, il sindaco, agisce su più tavoli. Quello nazionale, per esempio. Nell’intervista rilasciata al Tempo ha consigliato a Conte di non farsi logorare e semmai pensare di andare al voto prima della scadenza naturale della legislatura ma non nell’immediato. Garantisce fedeltà all’Esecutivo attraverso la moglie la senatrice Lonardo, pratica moderazione con Renzi che attacca la moglie, chiama il centrosinistra alla compattezza per sostenere l’onda d’urto delle destre date in vantaggio nei sondaggi.