Tra cinque mesi si vota a Benevento per rinnovare il consiglio comunale, eleggere un nuovo sindaco e consentire ad una nuova amministrazione di risollevare questa città disastrata dal malgoverno di Clemente Mastella. Il viandante in eterna campagna elettorale gioca ancora con nomine, incarichi, promesse e arraffa arraffa di possibili candidati a suo sostegno perché ancora non si definisce la possibile alternativa.
Nei partiti di centro destra sono cominciate le grandi manovre con furbizie, scontri e occulte trattative.
La sinistra aspetta di capire cosa vuole fare Il PD che è spaccato: da una parte si affannano tre consiglieri di lungo corso eletti per fare opposizione e che invece rincorrono il barcollante; dall’altra Giovanni De Lorenzo che cerca di aggregare intorno ad una idea di rinnovamento della politica ma deve fare i conti con il partito-pantano. Tocca quindi alle associazioni e ai movimenti civici la responsabilità di trovare una intesa, un programma comune e una squadra capace di amministrare bene questa città. L’associazione Radici è intervenuta varie volte, anche all’interno di comitati popolari, su alcune delicate questioni: la contaminazione dell’acqua nella parte bassa della città; la lotta alle speculazioni edilizie; soprattutto sull’area del terminal bus; l’aiuto concreto alle famiglie ed associazioni e Comitati (durante la prima fase di look down ed ancora ora); l’affiancamento nella protesta degli esercenti commerciali; la difesa dei lavoratori che si erano ritrovati disoccupati; non solo con comunicati e denunce pubbliche ma anche con la fattività di chi è tra il Popolo nella difesa dei diritti dei cittadini. Da queste esperienze abbiamo tratto la convinzione che in questa città esistono capacità ed intelligenze che possono dare un contributo decisivo alla rinascita di Benevento ma devono rompere gli indugi e mettere a servizio della collettività le loro belle energie. Si è già mosso Civico22 che ha elaborato proposte, aggregato professionisti ed operatori culturali ed ha avanzato la candidatura di Angelo Moretti, giovane impegnato soprattutto nei servizi sociali. Ma il fronte per il buon governo deve essere rinforzato con la partecipazione di chi in questi anni ha fatto opposizione senza sconti.
In consiglio comunale si è distinto soprattutto Italo Di Dio, commercialista ed esperto di amministrazione della finanza pubblica, sempre disponibile a dare voce alle istanze dei movimenti civici. Altro uomo impegnato da anni per la “città sostenibile contro il malaffare” è Gabriele Corona, dipendente del Comune (in pensione dal 1° febbraio), ex presidente dell’associazione Altrabenevento, che Mastella ha tentato invano di zittire. Aggiungo alla squadra Annamaria Mollica, capogruppo in consiglio comunale del Movimento 5 Stelle, impegnata soprattutto per i diritti delle donne, la cultura e la tutela dell’ambiente. Moretti, Di Dio, Corona e Mollica sono il nucleo forte di una squadra da rinforzare ulteriormente; tutti hanno esperienza di gestione di servizi pubblici, tra loro si potrà scegliere il candidato sindaco ma ognuno di loro può anche essere un bravissimo assessore per le tante competenze che hanno. La composizione di una squadra di governo cittadino che non si soffermi al solo dire ma che operi per il fare. Se tra loro riusciranno a trovare la quadra sul nome a sindaco (presentandosi con 4 liste unite) noi siamo pronti a presentare (al loro fianco) non solo una nostra lista (civica ed a composizione prettamente popolare) ma anche auspicare ed intercedere per l’adesione di ulteriori forze cittadine. Adesso basta con i tatticismi e i tentennamenti, aggreghiamo forze sane e persone competenti per rispedire Clemente Mastella a Ceppaloni e dare una bella e seria amministrazione alla città di Benevento. Il nostro auspicio è che le quattro forze su menzionate, trovando un accordo tattico e strategico, convincano ed inducano anche altri soggetti politici a voler condividere il “progetto comune”. Una sorta di risposta collettiva che liberi finalmente Benevento e sia l’inizio di un radicale cambiamento. Da parte nostra nessuna richiesta, nessuna pretesa, se non quella di sostenere il progetto auspicato con impegno, presenza attiva e discesa in campo