Una riunione da tregenda quella che si è consumata ieri sera e durata fino a tarda notte.Fratelli d’Italia del Sannio, un partito che è deflagrato dopo la decisione di Federico Paolucci di farsi da parte, riguardo alla corsa a sindaco di Benevento, e la relativa polemica che ne è derivata ma le nequizie partono da lontano. Paolucci formalmente non ha mai abiurato dalle sue prerogative, i rumors sono trapelati più da indiscrezioni e mezze asserzioni fornite a mezzo stampa che espresse in sede di direzione di partito. Certo le Regionali hanno acuito le distanze, fatto nascere appetiti, indotto lo stesso Paolucci a pensare di delegare la guida del partito, e tuttavia farsi latore di un sentimento di trasversalità anche civica, che ha fatto storcere il naso a più d’uno. Dal ventre molle del partito si fa strada l’opinione che lo stesso Mimmo Matera abbia incarnato il ruolo di leader, che l’innegabile successo elettorale ha contribuioto a rendergli, operando in direzione di una assoluta rigidità nei confronti degli alleati naturali Lega e Forza Italia contribuendo ad isolare il partito.
Alberto Febbraro, dimissionario dal ruolo di segretario cittadino, spiega la ratio delle condizioni poste allo stesso Paolucci: o torna alla guida del partito oppure si va a congresso.
Segue servizio