Il quadro politico a Benevento alla vigilia di un Natale in tono obbligatoriamente minore per via del covid. E tuttavia l’emrgenza in atto non ferma i caminetti e i tentativi di intesa o se vogliamo le manovre di avvicinamento in vista di Provinciali e Amministrative. A sinistra si discute di antimastellismo, di una alternativa al modello di amministrazione di Clemente Mastella che il PD decariano aborre in modo assoluto. De Caro tace. La storia insegna che con il Ceppalonico, negli ultimi tretn’anni, ci sono stati almeno tre tentativi di accordo, tutti e tre contro Viespoli, Del Mese e Perifano e poi Pasquale Grimaldi, anche se il sindaco contrapposto era D’Alessandro. Intese sfortunate ma che testimoniano il fatto che i due non sempre si sono cordialmente detestati. In alternativa il PD potrebbe essere pronto a coronare Angelo Moretti in una coalizione civico-politica da oppore al sindaco, supportato da una più che probabile lista Essere Democratici di quell’Asse antidecariano sempre più a contatto con l’orbita mastelliana. A destra ci si confronta. L’interpartitico a distanza, allargato a Patto Civico, Mezzogiorno Nazionale ed altre sigle non ha prodotto granchè. Molte le distanze e pure le diffidenze reciproche e non solo sul nome di Federico Paolucci che resta sul tappeto. Un nome che potrebbe raccordare tutti e spegnere le velleità diffuse potrebbe essere proprio quello di Pasquale Viespoli ma in questo caso sono molti i fattori di perplessità, non certo sulla caratura del personaggio. Per restare sull’attualità restano intatte quelle che portano a Paolucci. Antonio Reale parla di priorità dei programmi sulle questioni di leadership
