E’ stata una settimana tutto sommato interlocutoria quella che va a chiudersi sul fronte politico, dopo il fuoco pirotecnico dello scorso weekend. Gesesa, Luca Paglia che passa nel PD e nel mezzo la questione del metodo deluchiano da estendere anche nel Sannio e che rende nervoso Mastella. Il sindaco trova il muro democratrico e allora pressa stretto De Luca, lo invita a prendere posizione netta, a volte incassa la rassicurazione del figlio Piero ma in sostanza è inquieto. Un negoziato chiarificatore tra lui e De Caro, al momento, appare di difficile ma di non impossibile gestazione anche se l’incontro di qualche settimana fa a Salerno con De Luca e durato un paio d’ore da non ha dato esiti favorevoli in direzione di un allineamento del PD alle posizioni che si prevedono nelle altre piazze al voto. E tuttavia, da qualche parte, è interpretato come l’inizio di un percorso che potrebbe portare ad un clamoroso dietrofront rispetto alle posizioni attuali. Alfredo Martignetti, esponente di spicco di Noi Campani, così commenta l’eventualità.
Anche sul versante interno il borsino delle relazioni in seno alla maggioranza mastelliana fa registrare complessità patenti. I mugugni di una parte del suo schieramento lo tengono sulla corda anche perchè il malcontento serpeggia forte. Quarantiello e non solo lui hanno sempre considerato la “calata” degli ex antagonisti tra gli eletti del sindaco, in ruoli di responsabilità, come una sorta di affronto. Non dovrebbero estremizzare la loro polemica, che per ora è solo malcelata, nel senso che per l’appuntamento decembrino con le correzioni sul bilancio non si dovbrebbero registrare accadimenti clamorosi. Il sindaco, alla bisogna, sa come e soprattutto chi potrà dargli sostegno in caso di bisogno. Alla lunga, tuttavia, i problemi potrebbero innescare parossismi difficilmemnte gestibili e Provinciali ma soprtattutto Amministrative sono appuntamenti da non fallire.