Acque sempre agitate nel centrodestra dove la dritta per cercare una base di partenza per possibili future convergenze, che non siano solo dettate dal posizionamento nazionale, latita in maniera sempre più accentuata. La dicotomia in atto tra Lega e Fratelli d’Italia, i partiti egemoni del centrodestra, si acuisce in misura maggiore dal momento che la candidatura di Federico Paolucci continua a restare argomento difficilmente negoziabile e la conseguente apertura al mondo civico un ulteriore motivo di divergenza. Se poi ci aggiungiamo l’atteggiamento leghista alla Rocca, dove Muicciacciaro ha votato il bilancio, il livello di diffidenza sale e di molto. E manco a molto servono gli interpartitici che non hanno prodotto nulla o quasi di rilevante nell’economia delle relazioni reciproche. In definitiva, il centrodestra sembra essere disarticolato e allora si fa strada l’ipotesi che, almeno in sede locale, la sua unità non sia fondamentale ai fini di future alchimie tattiche e politiche. Il che vuol dire che la soluzione passa anche attraverso alleanze, magari prive di simbolo, assolutamente trasversali. Che è la strada che potrebbero percorrere i Fratelli ma pure Patto Civico, orfano di Paglia, che resta alla finestra e che comporrà una lista a trentadue nomi.
Intanto si intensifica la polemica tra Paolucci e Antonio Reale. Il leader di Fratelli d’Italia sannita ha avuto parole forti nei confronti dell’ex assessore di Mastella. E pronta arriva la replica. “Dico a Paolucci che l’approccio basato su nomi calati dall’alto, veti incrociati e ostracismi è l’esatto opposto di ciò che dovremmo fare. Forza Italia non è Antonio Reale, come Fratelli d’Italia non è Paolucci: parliamo di valori, di storie, di programmi e su questo bisogna costruire un modello vincente per il Comune di Benevento.