‘Va dato atto all’amministrazione che sta affrontando l’emergenza covid col fermo obiettivo di risollevare il morale dei cittadini: facendoli ridere.
Nel momento in cui in città si registrano difficoltà con l’ospedale affollato, i contagi che aumentano e le attività che chiudono l’idea brillante è una bella ordinanza che impone di non fumare all’aperto. Per carità, fumare è dannosissimo, ma contrastare il virus abolendo il fumo fa pensare a quel tale che in Australia mise un cartello nella sua proprietà che vietava l’accesso ai coccodrilli e quando qualcuno gli fece notare che in quell’area non c’erano coccodrilli rispose “Certo, perché leggono il cartello”.
E mentre l’ordinanza viene annunciata in pompa magna, per evitare che l’effetto comico vada a scemare arriva la nomina di Picucci al Cst: dopo le dimissioni da assessore perché “Non c’erano più le condizioni”, dopo il gran rifiuto di tornare pubblicizzato a mezzo social con gran sdegno “Ringrazio, rifiuto e vado avanti: è una questione di chiarezza nei rapporti politici e personali. Non è una questione di poltrone”. No, non lo è: o almeno non più. Cosi in una nota stampa Antonio Reale di Forza Italia