E’ un periodo di quiete apparente saul versante politico a Palazzo Mosti dopo il riotorno a Canossa del tandem Tomaciello-Picucci nei ranghi mastelliani. Se per il medico la questione è legata a qualche prebenda da ottenere, in un ambito tutto ancora da stabilire, per la Tomaciello si tratta di un passaggio importante. Mastella recupera un voto ponderato per le Provinciali e l’assicurazione di una lista per le Amministrative, in modo tale da portare a sette o addirittura a otto il numero dei rassemblemant in linea generale. Tomaciello e prima ancora la Saginario e ancor prima Gerrado Giorgione. Tutte pedine che possono tornare utili e per le quali l’opera di persuasione del sindaco si è mostrata irresistibile, da non ammettere remore. Lui, l’ex ministro, lavora alla successione di se stesso e le operazioni passano anche per la grancassa mediatica che il periodo di emergenza sanitaria offre a piene mani. L’ultima delibera sul Corso Garibaldi sfugge alla comprensione umana ma fa parte del più generale disegno che governa le mosse del sindaco e che si traduce nella esigenza di cogliere motivi di attrazione a prescindere dalle cosae che si mettono in pratica. Mastella fa Mastella e gli altri? Gli altri navigano a vista. Lo fa il PD che attende di capire se De Luca volgerà le sue attenzioni a Benevento oppure no per imbastrire la sua strategia. Il Governatore sarebbe poco propenso ad entrare nelle cose del Sannio ma l’exploit mastelliano alle Regionali gli potrebbe tornare molto comodo a Napoli a Caserta e soprattutto a Salerno ed allora lo schema deluchiano potrebbe essere esteso anche da noi. Il PD locale ha fatto sapere che non sarà mai con Mastella ma la sagoma di un accordo finale di Umberto e Clemente potrebbe sigillare qualcosa che al momento attuale pare fantascienza. Ma lo scenario va allargato anche al centrodestra. Paolucci, per ora, è il candidato autoproclamatosi ma il cammino è lungo per dare tutto per scontato. Un fronte antimastelliano che vada da Forza Italia al PD e senza stemmi di partito? E’ una ipotesi, remota certo, ma va presa in considerazione, specie se non dovesse esserci lo zampino dello sceriffo. Supposizioni ovvio ma un dato è comunque rilevante: è tornato Mosè e in sua presenza tutto può essere possibile specie se individua il cavallo vincente.