I Moderati serrano i ranghi e con un documento firmato dai tre “reduci” Antonio Puzio, Mimmo Franzese e Angela Russo tracciano il quadro della loro visione di come stanno evolvbendo le fasi politiche a Palazzo Mosti. Una nota onnicomprernsiva che delinea lo stare in politica del gruppo ex mastelliano.
“Sin dai primi giorni in consiglio abbiamo cercato con una critica costruttiva di dare il nostro contributo, a differenza di chi era d’accordo con noi ma per paura non parlava. Abbiamo sempre lavorato nell’interesse della città senza ambizione di poltrone o posizioni amministrative. Il consigliere Franzese a più riprese e fino a pochi giorni fa ha rinunciato ad incarichi. La consigliera Russo non ha esitato un secondo a rimettere le proprie deleghe, così come il consigliere Puzio, che si è dimesso da oltre un anno da Presidente della Commissione Cultura, rinunciando anch’egli alle deleghe conferitegli lo scorso febbraio. Le motivazioni, ribadiamo, sono legate a diversi episodi cui abbiamo assistito ma ai quali non abbiamo voluto piegarci. Abbiamo visto il costante ingresso di Assessori e Dirigenti nominati dal sindaco, addirittura dieci sono stati presi fra quelli che hanno perso le elezioni passate, e non fra le fila di una maggioranza eletta dal popolo.
Chiediamo ai nostri ex colleghi di maggioranza come riescano ad accettare questa situazione senza avere nulla in contrario.
Crediamo che, così facendo, Mastella stia tradendo l’elettorato e sminuendo i consiglieri delle sue liste non proponendo mai i loro nomi, né in giunta, né per le deleghe, le quali potrebbero ricoprire volgendosi maggiormente all’interesse della città. Sottolineiamo questo aspetto perché abbiamo sempre ritenuto che nelle file mastelliane ci siano stati diversi amministratori capaci, attualmente non più presenti, forse perché la meritocrazia non sempre paga, e perché riteniamo che tuttora ci siano figure competenti, ma non valorizzate.
L’attuale dirigenza non è quella eletta nel 2016, ma quella scelta dopo: si pensi che il 35% dei consiglieri e l’80% degli assessori sono andati via o sono stati revocati da chi è ai vertici. Alla luce dei fatti sopra esposti, risulta impossibile pensare che il nostro gruppo possa mai essere legato a poltrone o ad altro. Detto questo, al capogruppo De Pierro chiediamo: non ritiene indispensabile la convocazione delle commissioni? Quindi gli argomenti scuola, tributi e cultura non gli interessano? Anche sport e commercio sono poco considerati?
Gli facciamo notare che, se ha bisogno di collocazione, sta sulla strada giusta, visto che Mastella di soggetti che si sono candidati contro ne ha promossi a quantità industriale.
A noi è tutto chiaro, anche quando dice che si attiene alle indicazioni regionali.
In merito alla Pedà, non è una presenza che noi abbiamo mai visto costante. È ancora presente?
Riguardo al gruppo consiliare attuale, chiediamo un parere in merito ai fatti sopra esposti.”