“Condizionavano il sistema delle aste immobiliari e accedevano alle cabine di regia delle scelte amministrative in materia urbanistica ed edilizia di Avellino. Da anni si seguivano le tracce di questo turpe vortice, oggi la Procura della Repubblica e le Forze dell’Ordine hanno ricostruito i fatti e agito: con l’operazione “Aste ok” viene inferto un altro duro colpo agli interessi malavitosi del “Nuovo clan Partenio. A questi malavitosi io dico: giù le mani dalla nostra città”. A dichiararlo è il sottosegretario al Ministero degll’Interno Carlo Sibilia. “Si tratta di una vera e propria organizzazione criminale consolidata – continua Sibilia – che, utilizzando metodi truffaldini, è riuscita a costruire un importante patrimonio immobiliare impedendo ai proprietari con beni pignorati di partecipare alle aste giudiziarie se non attraverso il clan che, a sua volta, ne maggiorava il prezzo. Grazie ad una mirabile operazione dei Carabinieri del Comando provinciale di Avellino e delle Fiamme Gialle, su indirizzo della DDA di Napoli, questa mattina sono stati sottoposti a misura cautelare 14 affiliati al “Nuovo clan Partenio”, con 8 indagati in carcere e 6 ai domiciliari”. E continua: “E’ così stato scoperchiato un fitto intrigo di politica locale, traffici e controllo mafioso del territorio. Un’operazione avviata sulla scia dell’indagine “Partenio 2.0″ che, a ottobre dello scorso anno, diede uno scacco al sodalizio criminoso dei clan Genovese e Partenio”. “Un grande impegno da parte delle forze dell’ordine – conclude Sibilia – che ho seguito da vicino e alle quali va il mio più grande sostegno. Anche in tempo di Covid non si fermano gli arresti contro le mafie”.
Una nota di commento all’operazione della Dda arriva anche dal consigliere regionale in quota M5S Vincenzo Ciampi: “L’operazione della Dda che ha messo in ginocchio l’organizzazione criminale legata al Clan Partenio ad Avellino e Mercogliano svela definitivamente un sistema che aveva messo le mani su gangli vitali della città. Gravissimi i reati contestati: associazione per delinquere di tipo mafioso, estorsione, scambio elettorale politico-mafioso, turbata libertà degli incanti, Falsità materiale, truffa, trasferimento fraudolento di valori e riciclaggio. Il lavoro essenziale dei magistrati e delle forze dell’ordine ha già portato all’avvio di un processo proprio in questi giorni, ora si apre un secondo filone di uguale gravità e che sconcerta per il livello di penetrazione nella società irpina. Sono stati messi a rischio anche valori essenziali come quelli del libero accesso al voto e il diritto all’intrapresa: non abbasseremo la guardia e saremo vicini a cittadini e imprenditori che hanno sofferto questi drammatici anni. Esprimo con l’occasione solidarietà ai giornalisti del Mattino e di Irpinia tv che sono stati duramente colpiti nella loro professionalità dalle parole del sindaco di Avellino Festa dopo la diffusione delle informazioni relative alla mancata costituzione del Comune come parte civile al processo appena iniziato relativo alla prima inchiesta sul Clan Partenio”.