Lo scioglimento, da parte del Consiglio dei Ministri, dell’Amministrazione comunale di Pratola Serra, per “forme di ingerenza da parte della criminalità organizzata” che comprometterebbero “il buon andamento dell’azione amministrativa”, rappresenta un segnale di allarme che non può essere ignorato.
Si tratta della prima volta che un Comune irpino non appartenente all’area del Vallo di Lauro viene coinvolto da un provvedimento simile, peraltro nel cuore del sistema produttivo della nostra provincia.
La vicenda amministrativa del Comune di Pratola Serra è stata, per la verità, in questi anni oggetto di interrogazioni parlamentari e interventi di gruppi della minoranza che hanno segnalato opacità e motivi di allarme e preoccupazione.
Oggi siamo di fronte ad un atto perentorio da parte del Governo di fronte al quale è necessario porsi alcune domande, anche in relazione alla prossimità politica di importanti dirigenti di Forza Italia con gli esponenti dell’amministrazione appena sciolta, ospitati poi nelle liste di quel Partito.
Sarebbe bene che la politica, tutta, fosse in grado di dire parole di chiarezza quando in gioco ci sono i valori della trasparenza dell’azione amministrativa, della legalità, della lotta alla criminalità organizzata.
Siamo di fronte all’ennesima conferma del fatto che in Irpinia non esistono zone franche da questo punto di vista, che troppo spesso l’azione di filtro da parte di taluni partiti e forze politiche risulta inesistente.
E’ necessario che la comunità di Pratola Serra, al termine del periodo di commissariamento, possa tornare alla propria dialettica democratica in condizioni di piena agibilità, e avverta la vicinanza delle Istituzioni, della società irpina, delle forze politiche e sociali in un passaggio sicuramente complesso e doloroso della propria storia.
Roberto Montefusco
Coordinatore provinciale Sinistra Italiana
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