breaking news

Benevento| Centro Delta, torna il conflitto di interessi dell’assessore Mignone

Benevento| Centro Delta, torna il conflitto di interessi dell’assessore Mignone

23 Ottobre 2020 | by Enzo Colarusso
Benevento| Centro Delta, torna il conflitto di interessi dell’assessore Mignone
Politica
0

La questione Centro Delta e il mancato riconoscimento del laboratorio di analisi da parte della Regione Campania in riferimento alla facoltà di essere competente in tema di Covid.  Nelle liste stilate da Santa Lucia ancora non rientra il laboratorio, gemmazione della grande famiglia Sannio Tech in cui Tecnobios fa la parte del leone. Nell’intervista da noi realizzata  al Rettore Magnifico dell’Unisannio Canfora la questione è stata definita, dallo  stesso  numero uno di Largo Guerrazzi, estranea alla figura dell’Università ma sostanzialmemnte Canfora conferma il fatto che Centro Delta non fa parte della lista accreditata dalla Regione. Altrabenevento segnala che i dipendenti comunali hanno eseguito il tampone nasofaringeo presso Centro Delta, che è convenzionato con il Comune di Benevento, uno screening che allo stato dei fatti difetta di efficacia. E qui torna a fare capolino il conflitto di interessi mai chiarito  in cui è impelagata l’assessore Maria Carmela Mignone.

Da queste tribune abbiamo chiesto, invano, che si facesse chiarezza sul fatto ma da Palazzo Mosti non sono arrivate risposte.  L’assessore all’Innovazione è ancora al suo posto sebbene abbia, dopo tre mesi dalla sua nomina, prodotto una seconda autocerificazione, riveduta e corretta rispetto alla prima, nella quale ammetteva la sua partecipazione a ben quatrro pacchetti azionari dcella società Sannio Tech,  Tecnobios, Tecnoambiente, Tecnoproject e Delta Biotech e annunciava le sue dimissioni dalla carica di consigliere di amministraziuone del consorzio Sannio Tech a partire dal 27 maggio 2020. Al 20 giugno del 2020 l’assessore è ancora detentrice delle quote azionarie e per quanto riguarda il  Centro  Delta, convenzionato col Comune, al 20 ottobre 2020, entra sia come Tecnoambiente sia come Tecnobios al 28,5%. Una conferma del conflitto, una faccenda delicata che chiede d’essere affrontata…e possibilmente risolta.

 

 

 

 

 

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *