Men che mai metterlo in ambasce. E così, anche senza aggettivazioni ad effetto, Mastella oggi torna ad estremizzare la crisi sfidando i suoi interlocutori Moderati a sfiduciarlo, se ne hanno il coraggio, e di assumersi per intero le proprie responsabilità. Lui tira dritto, absit iniuria verbis, tanto sarà della partita anche l’anno prossimo, magari attraverso un grande compromesso col PD locale che blindi il metodo deluchiano delle Regionali. Palazzo Mosti è importante nel puzzle di potere che Mastella, vestito da Cavaliere Nero, ha in mente e allora ecco che la manovra di abbordaggio a Picucci probabilmente sottende un certo nervosismo e anche la scarsa fiducia che le scialuppe di salvataggio consiliari si azionino automaticamente nei momenti di bisogno, nonostante le rassicurazioni di Vizzi Sguera e di quanti si dicono pronti a sostenere la barca in caso di necessità. Intanto l’opposizione, i tre almeno che ancora ne incarnano il mandato, mostra disillusione nei confronti dell’ennesima impasse. Marianna Farese M5S
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