La vicenda delle commissioni acefale a Palazzo Mosti. Una diretta conseguenza del bailamme politico che si vive al Comune dove Mastella è alle prese con la ricomposizione di un puzzle dalla difficile gestazione. Il sindaco ha in mano due carte, l’assessorato e la Gesesa, e le utilizzerà per gestire la nuova maggioranza tacita che va prendendo forma. Il Ceppalonico è già oltre le acclarate posizioni in seno al Consiglio. I Moderati sono formalmente fuori dai radar. Rivendicano, Puzio, Franzese, Tomaciello e Angela Russo, nonchè Picucci una mutata sensibilità di Mastella nei confronti di chi gli ha garantito la governabilità fino ad ora e le mutate condizioni di realpolitik che ora sembbrano avere la meglio. Sostengono di non avere sottratto voti d Abbate nonostante la candidatura di Puzio, e che appare intollerabile che i nuovi pasdaran, che furono tutti elementi a lui ostili nel 2016, ora sono proprio quelli che menano le danze ponendo veti, vedi Ucci con Picucci, in sostanza governando Noi Campani e pure la vita della maggioranza o quella che era tale fino a poco tempo fa. Una situazione inaccettabile per i Moderati ma non solo per loro. Anche ambienti prettamente mastelliani masticano amaro ma il malumore cova da molto tempo. Appuntamento allora alle Provinciali, a febbraio. Li i delusi da Mastella proveranno a saggiare le forze per far capire chi sposta voti e in che modo e poi trarre conclusioni. E c’è da attendersi che non remeranno a favore del sindaco. In settimana, ma non si sa quando, la conferenza stampa dei 4 più probabilmente Picucci in cui verrà ribadito che non vi è stata alcuna pressione da parte loro sul sindaco per la Gesesa ma che si registra il deficit di considerazione di cui ormai lamentano la presenza Moderati ed altre personalità un tempo assai vicine a Mastella.