La tragicomica vicenda tutta interna a Forza Italia tra il partito e il gruppo consiliare di riuferimento che però aderisce alle istanze del sindaco Mastella. Una storia in linea con i tempi che corrono a Palazzo Mosti dove appare sempre più complicato individuare un ordine di collocazione che sia protratto oltre le 24 ore. A parte le ironie la contumelia tra partito e gruppo, in questo caso, si arricchisce di un nuovo capitolo. In attesa che i probi viri del partito a San Leucio si esprimano sulla condotta dei 4 consiglieri comunali, a Capuano, Russo e Lombardi si è unita di recente anche Giuliana Saginario, proveniente dalle sliding doors del Patto, è arrivata la diffida da parte degli organi di Foirza Italia del Sannio nei confronti dei coniosiglieri dissidenti di non avvalersi dell’egida del partito “in Consiglio Comunale ed in tutte le occasioni politiche che li possano vedere coinvolti”, relata refero. Con ponderata oculatezza è arrivata la replica dei destinatari di quella diffida. Russo, Capuano, Saginario e Lombardi si dicono “pronti a sospendere l’utilizzo della denominazione “Forza Italia”, predisponendo tutti gli opportuni accorgimenti del caso”. Il gruppo, però, non si esime dall’articolare questa decisione. “Il modus operandi del partito, o meglio dei suoi sedicenti rappresentanti, non corrisponde più a quello degli scriventi amministratori comunali che sin dal primo giorno, invece, hanno lavorato alacremente per il bene della città ed in rappresentanza dei cittadini-elettori. In tal senso va inteso il voto positivo al Bilancio dell’amministrazione comunale di cui i sottoscritti rappresentano parte integrante per diretta ed espressa volontà popolare. L’utilizzo del nome “Forza Italia” in seno al Consiglio Comunale di Benevento, oltreché vanto per un partito oramai lontana espressione dei fasti un tempo, rappresentava solo e soltanto una forma di rispetto verso quei cittadini-elettori che ancora credono nell’appartenenza politica e nell’educazione dei suoi rappresentanti ma che si è certi sapranno comprendere la scelta rivelata con la presente nota per aver votato e scelto le persone prima ancora che il partito”.