La crisi politica a Palazzo Mosti all’indomani delle dimissioni di Oberdan Picucci. Nella serata di ieri il gruppo dei Moderati, dopo una riunione serrata, ha deciso di rimettere le deleghe nelle mani del sindaco Mastella. Angela Russo e Annalisa Tomaciello si sonmo dimesse dalla carica di presidente delle rispettive commissioni consiliari, Mobilità e Bilancio, che fa salire a quattro ora il computo totale di quelle senza vertice, le altre due sono Culturta e Istruzione. Una vera e proopria crisi i cui effetti però non dovrebbero essere deleteri per l’Amministrazione. Mastella, dopo avere incassato laconicamente la decisione di Picucci, ha subito preso a lavorare alla soluzione del problema. L’andata di Vizzi Sguera, senza esito, a Ceppaloni è stato un primo tentativo di risolvere brevi manu la crisi: la soluzione Sguera avrebbe permesso al mastelliano Francesco Farese di entrare in Consiglio. Sguera, a quanto si apprende, non avrebbe accettato l’incarico ma sostanzialmente avrebbe garantito a Mastella l’appoggio consiliare nelle tre o quattro occasioni in cui verrà convocato il Consiglio. Patto Civivo sempre più sliding doors visto che Luca Paglia ha già annunciato che non resterà un minuto di più nel gruppo in caso si appoggio politico alla maggioranza. Il diniego, che taluni reputano ancora passibile di clamorosi ripensamenti, pone ora il problema della successione a Picucci. Escluso che possa essere un big ad avere l’avventatezza e anche la dabbenaggine di andare a ricoprire una carica del genere, ad otto mesi dalla scadenza natrurale del mandato, è possibile che per riempire la casella si pensi ad una personalità di area, che esprima i rapporti di forza, specie quelli non ancora dichiarati, che sottendono agli equilibri contingenti. E d’altra parte Mastella ci ha abituato a scelte “funzionali”, nomi semianonimi ma che rimandano invece a gruppi di potere ben precisi col solo compito di non disturbare il manovratore e all’occorrenza assicurare l’apporto per le sfide del futuro.