Lo spoglio per le elezioni regionali si è concluso lunedì notte e l’ufficialità del dato è arrivata solo giovedì mattina, pertanto, con un quadro definitivo è necessario fare delle riflessioni complessive. “Ho preferito che passasse qualche giorno prima di commentare i risultati delle urne in modo da recuperare un minimo di energia dopo una campagna elettorale comunque faticosa e per leggere nel dettaglio i voti nei singoli paesi.
Le urne ci consegnano la sconfitta della coalizione, peraltro ampiamente pronostica, ma anche dei segnali importanti che non possono essere elusi, se vogliamo seriamente interpretare i diversi input che ci arrivando dai cittadini.
Innanzi tutto, è doveroso da parte mia ringraziare ancora una volta tutti coloro hanno espresso la loro fiducia nei confronti del partito, che ha affrontato questa sfida in condizioni nient’affatto semplici, per non dire emergenziali.
Ringrazio Antonio Tajani e Fulvio Martusciello per le loro presenze in terra sannita, il vice coordinatore regionale, nonché i dirigenti provinciali per gli sforzi che hanno profuso nei rispettivi comuni.
Ma, nonostante, un campo minato, posso dire che abbiamo raccolto un risultato più che lusinghiero; a Benevento e provincia, Forza Italia ha raggiunto la percentuale più alta di tutta la Campania, con un 5.93% ( 7027 voti) sul quale in pochi avrebbero scommesso un euro.
Una percentuale che ha lasciato di stucco molti osservatori, non solo e non tanto per la demastallizzazione del partito, dovuta alla scelta del Sindaco di Benevento di traslocare nella coalizione a sostegno di De Luca, un’operazione che ha di fatto sottratto alla ragioneria del consenso uomini, relazioni e amministratori, quanto anche per un atteggiamento masochistico che nei mesi scorsi ha visto protagonista la coalizione e non di meno il nostro stesso partito, che è apparso ondivago in alcuni momenti topici.
Ci siamo fatti colpevolmente del male da soli in diverse occasioni, senza che questi atteggiamenti fossero compresi e comprensibili dai cittadini e dagli amministratori.
È il momento di decidere seriamente il destino di un partito che negli ultimi venticinque anni ha guidato i processi nazionali e che oggi a malincuore arranca senza una seria prospettiva.
Personalmente ho provato in condizioni difficilissime a dare un contributo, ho messo in moto una rete ampia di amici e amministratori che si sono spesi con passione autentica, ho fornito senza alcuna rete di protezione e a mani nude una disponibilità a correre per raggiungere una soglia di sopravvivenza e di dignità politica e, a chiusura di questa campagna elettorale, che mi vede al quattordicesimo posto per numero di voti su ben cinquanta candidati che in tutta la Campania Forza Italia ha schierato, mi aspetto dal mio partito uno scatto di orgoglio e l’indicazione di una visione che possa riaccendere nei cittadini la voglia di partecipare e impegnarsi.