Un Mastella raggiante ha praticamente monopolizzato l’attenzione nella conferenza stampa di commento ai dati delle regionali al Giustino Fortunato che hanno proiettato Gino Abbate all’elezione a consigliere regionale. Cominciata con ritardo per via di alcuni intoppi burocratici su Caserta, Mastella ha benedetto l’accoppiata Abbate-Razzano, capaci insieme di attrarre più di sedicimila voti , una performance straordinaria che fa da cornice alle 100mila preferenze riscosse in tutta la regione. E Mastella, apparso forse anche un po nervoso specialmente in abbrivio di conferenza stampa, ha subito sgombrato il campo da equivoci: “mi ricandido a sindaco per i prossimi 5 anni.” Ed è una dichiarazione da prendere sul serio. Il successo di questa tornata ha restituito all’uditorio il Mastella dei tempi d’oro, che giudica questa impresa la cosa pià grande degli ultimi dieci anni ed ha ragione. Il suo è ormai un partito e come tale il sindaco di Benevento lo interpreta e lo declina per quelli che sono gli appuntamenti prossimi venturi, provinciali e più di tutte le amministrative. Mastella è ironico, a tratti tagliente, ma sostanzialmente bonario quando psartla di ex che restano tali al cospettodi lui magnanimo e comprensivo con tutti. “Basta con la leggendsa del Mastella che cambia casacca ad ogni piè sospinto”, dice, “sono io chge porrto i voti e non i partiti nei quali sono transitato a portarbnne a me e cita l’esempio di Forza Italia in caduta libera. Anche su De Luca appare convincente. “Abbiamo intessuto con lui un rapporto in tempi assolutamente non sospetti e alla lunga abbiamo avuto ragione”. Insomma, Mastella è più carico che mai e quando è così, parafrasando Verdone, “nun se batte”.