La questione assai controversa del biodigestore che potrebbe sorgere a Ponte Valentino. Una sarabanda di distinguo, dall’Asi che con Barone non intende fare la parte del vaso di coccio, alle industrie agroalimentari, Rummo e Nestlè in testa, che minacciano di smobilitare se dovesse verificarsi la faccenda. Qualcuno maligna che il biodigestore potrebbe essere la palla al balzo per delocalizzare ma è la cattiva coscienza dei malpensanti che a volte però qualche margine di credibilità pure ce l’hanno. La presenza oggi a Benevento del vicepresidente della Regione Bonavitacola, quale occasione migliore per capiere il ruolo della Regione in questa vicenda, se davvero sia appannaggio di Santa Lucia la decisione finale oppure no. E Bonavitacola, non senza qualche difficoltà, qualche risposta l’ha data. Ha detto, per esempio, che la questione è legata ad investimenti privati e che la sfera pubblica, nei livelli eminentememte politici, ha poca voce in capitolo. Insomma, ha detto che il Presidente De Luca è fondamentalmente contrario ma che non è a lui che si deve guardare bensì al parere degli uffici tecnici della Regione e alla valutazione della relazione che l’Unisannio dovrà stilare a riguardo. Sentimaio un breve passaggio della dichiarazione di Bonavitacola.
Potrebbe essere una defilazione un po pilatesca, non si sa quanto gradita alle industrie agroalimentari. Non resta che attendere, attendere anche che Confindustria dica da che parte sta visto che ha collegamentio con Evergreen e con le realtà Asi. Alla fine è sempre la politica che dovrà decidere per tutti.