“Bisogna pensare ad un commissario covid che gestisca la nuova emergenza sanitaria che si è andata intensificando dopo i numeri che hanno visto un’impennata deio casi di positività in Campania”. Lo dice il candidato del centrodestra alle prossime regionali Caldoro che in una lettera al Presidente della Repubblica Mattarella chiede che si intervenga per evitare l’escalation del fenomeno. Caldoro ricorda inoltre che, “come e’ noto, la Corte costituzionale ha piu’ volte evidenziato che la suddetta norma costituisce espressione del principio costituzionale di rappresentativita’, connaturato alla diretta investitura popolare degli organi elettivi delle Regioni e della loro responsabilita’ verso la comunita’ politica che ne determina l’elezione, nonche’ dell’autonomia ad essi riconosciuta dalla Costituzione”. L’ex presidente sottolinea quindi che “il mantenimento dei suddetti poteri emergenziali nell’ambito delle Regioni coinvolte nella tornata elettorale e’ indubbiamente suscettibile di limitare e/o condizionare il libero esercizio del diritto di elettorato attivo e passivo, espressione della sovranita’ popolare, nonche’ di alterare la par condicio tra i candidati, proprio in ragione dell’ampiezza della portata di tali poteri, nonche’ dell’incidenza della spesa connessa sui bilanci regionali, la cui composizione e’, come e’ noto, destinata per circa l’80 per cento alla tutela della salute, che costituisce la principale giustificazione dell’adozione delle misure eccezionali”. CALDORO auspica che il capo dello Stato “adotti le iniziative ritenute opportune, al fine di scongiurare la sicura violazione di diritti e principi fondamentali dell’ordinamento costituzionale, determinata dalla proroga dello stato di emergenza, senza adeguate misure volte ad assicurare il rispetto del principio di neutralita’ in ambito territoriale, in occasione delle prossime elezioni regionali, come, ad esempio, la previsione di nomina di Commissari straordinari cui attribuire i poteri emergenziali, riservati dalla legislazione e dai connessi provvedimenti nazionali ai Presidenti in carica e agli organi esecutivi delle Regioni interessate, nel periodo di depotenziamento previsto dalla legge”.