Un progetto inclusivo, aperto, che guarda al futuro della nostra comunità con ottimismo, facendo tesoro delle lezioni del passato. Il simbolo che abbiamo scelto per la nostra lista porta i segni di questa terra. La Torre è la rappresentazione del prestigio di un tempo, recuperato grazie al lavoro dell’Amministrazione uscente e diretto alla valorizzazione e promozione del patrimonio storico e culturale di questo territorio. I colori, giallo e verde, sono quelli di Telese. lI titolo di “Città”, è anch’esso frutto del lavoro svolto dall’amministrazione comunale in questi anni e servirà da stimolo per far progredire sempre più l’intera collettività”.
Nicola Di Santo racconta la sua candidatura a sindaco ed il progetto Telese Città.
“Ho accettato la candidatura a sindaco prendendo qualche giorno di tempo prima di dare risposta ad una domanda che un po’ mi aveva sorpreso ma che gli accadimenti che hanno portato al commissariamento del Comune hanno facilitato. Così la mia scelta privata di ritornare a Telese Terme ha coinciso con l’impegno pubblico assunto. Poi è stato l’entusiasmo riscontrato fin dal primo giorno a confermarmi che quella adottata era la decisione giusta.
Ringrazio davvero tutti ed a tutti dico che con questa mia candidatura sono pronto a mettere a disposizione della comunità il mio attaccamento a Telese, il mio entusiasmo per il continuo miglioramento della nostra Città, la mia idea di futuro, il mio sogno di bellezza. Questa città ha grandissime potenzialità. Ed allora riempiamola di verde, di piste ciclabili, creiamo nuove opportunità. Difendiamo le cose comuni, mostriamo cura per ogni singola aiuola, ogni pianta, ogni panchina come fossero, come sono, cose nostre e non di altri. Impariamo ad essere visionari, a guardare avanti. Impariamo l’ottimismo. Impariamo ad essere trasparenti. Impariamo a tendere la mano. Parliamo di onestà, finalmente tornata di moda. Ricordiamoci che in politica non esistono nemici, non servono a nulla vendette e ritorsioni. Ripartiamo assieme a tutti coloro i quali si sentono eredi di un’esperienza amministrativa che in dieci anni ha portato avanti un’opera di risanamento che oggi fa sì che chiunque si candidi al governo della città possa parlare di progetti ed investimenti. Impariamo a sognare. Il futuro è già qui“.