Mastella in piena campagna elettorale. Ieri ad Avellino il sindaco di Benevento è tornato a parlare delle tante trame che ha dovuto sventare e che dall’interno avrebbero potuto ostacolare il suo incedere verso le Regionali. “Volevano fottermi ma non ci sono riusciti”, ha detto e l’allusione va alla recente seduta del Consiglio sul Preventivo che gli ha spianato la strada verso l’apertura dei cantieri a settembre, in tempo utile per l’appuntamento alle urne e ai franchi tiratori neutralizzati dalla sua capillare opera di persuasione. E capillare è anche la costruzione di Noi Campani che va arricchendosi di corpi intermedi, i vice segretari di Benevento Luca Tinessa e Silvana Quarantiello. Sulla sponda delle candidature sembra premiato il dinamismo di Raffaele Del Vecchio che a questo punto, per diretta intercessione romana, sarà del lotto con la lista De Luca Presidente. Con lui Monica Castaldo. Il fronte deluchiano non piddino racchiude anche Floriano Panza e Giulia Abbate, Fare Democratico, Erminia Mazzoni e Mario Ascierto che però “gareggiano” su Napoli e Antonio Puzio in tandem con Anna Orlando, questi si in totale antitesi con Mastella in termini di drenaggio voti a Gino Abbate. E di drenaggio di voti lamenta il rischio anche il PD decariano che si vede costretto ad accettare Del Vecchio e la cosa non fa piacere a Valentino e compagnia. Così come non fa piacere constatare che solo dieci comuni su settantotto esprimeranno preferenze per i candidati “ufficiali” del PD, Mortaruolo e Pepe.
