Sconcerta che l’housing sociale debba essere delegato a privati, che il privato compri a meno della metà del valore stimato, 4 mln di euro a fronte di un valore già di per se dimezzato di dieci, centinaia di alloggi pubblici, che venga messo il sottoproletariato urbano in condizioni capestro per i redditi relativi, di passare da 8 a 90 eruro per il pigione o addirittura di comprare appartamenti riattati alla perfezione ma cui nessuna banca concederebbe mai crediti e garanzie per mutui quindicennali, con le norme antisismiche che variano di anno in anno e che porterebero alla obsolescenza ancor prima della scadenza del mutuo stesso. La vicenda, tuttavia, conosce una fase di stallo tanto che Stat ha quasi posto un ultimatum al Comune e non attenderà in eterno. Pasquale Basile articola la versione del no