Nel bailamme di una campagna elettorale di stampo balneare, per le Regionali che ci attenderanno di ritorno dalle spiagge, balza di nuovo e in modo prepotente il nome di Amina Ingaldi. L’ex assessore di Mastella, esautorata dal sindaco nella convulsa stagione dei siluramenti per “divergenza di vedute” assomiglia alla sora Camilla, quella che tutti la vonno e nessuno se la piglia. La vorrebbe, per esempio la Lista Caldoro che a Benevento è capitanata, ca va sans dire, da Raffaele Tibaldi che le avrebbe offerto la candidatura con il benestare di Alessandra Caldoro, la potente sorella del candidato del centrodestra. La insegue la Lega di Ricciardi, la blandisce Forza Italia che si sarebbe fatta avanti in modo massiccio. Ad Amina sarebbe stato fatto un ragionamento ad ampio spettro, la possibilità di prendere in mano il partito e organizzarlo per l’agone elettorale del 2021 e addirittura una candidatura a sindaco che la Ingaldi avrebbe gentilmente rifiutato. Forza Italia che avrebbe mostratro tutta la sua disorganizzazione: i contatti sarebbero arrivati, in ordine sparso. Dapprima dall’ex parlametare Mino Izzo, poi dal neocoordinatore cittadino De Longis ed in ultimo da Leonardo Ciccopiedi. Una candidatura azzurra che Amina non ha preso in considerazione nonostante le fosse stato anche offertro di scegliersi l’alter ego maschile, Gigi Scarinzi o il sindaco di San Giorgio La Molara De Vizia per annullare le velleità di Vittorio Fucci Jr. Niente da fare. Peserebbe la mai sanata frattura con Mastella per cui dove c’è il sindaco di Benevento difficilmente vedremmo Amina. Il suo borsino propenderebbe per l’opzione Caldoro.