Il primo dopo sei mesi di lockdown. Un Consiglio comunale a Palazzo Paolo V, tornato alla sua antica funzione, e di certo assolutamente non privo di spunti e di riflessioni. Su tutto la modifica del regolamento del Consiglio comunale votata punto per punto ma che ha vissuto la fase più critica ed acuta sull’articolo 89, dantescamente “quel che ci vinse”.
Giuliana Saginario ha proseguito sulla via del dissenso politico con Mastella già mostrato in sede di vertice di maggioranza, proponendo l’emendamento comunque bocciato con 17 voti contrari e 11 favorevoli e non votando il successivo punto, aprendo comunque un fronte che sarebbe riduttivo liquidare in maniera minimale. Mastella, che non ha ritenuto replicare alle richieste di Raffaele Del Vecchio di aprire la discussione sulle dimissioni e successive revoche, ha mostrato risentimento. “Prendo atto della posizione della Saginario ma non ne comprendo il portato politico”, dice il sindaco. Anche per Quarantiello, capogruppo della Lista Mastella, si tratta di una faccenda che non scalfisce la compattezza della maggioranza
Presente in aula anche l’assessore Mignone su cui pende un più che sesquipedale conflitto di interessi. Mastella non vi si è soffermato e per la verità neppure le opposizioni hanno ritenuto di porre almeno la questione. Ci pensa ancora una volta Quarantiello a spegnere laconicamente ogni polemica.
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