Non è stata una riunione senza tensione quella di ieri a Palazzo Mosti, in occasione del vertice di maggioranza voluto dal sindaco in previsione del Cinsiglio comunale di lunedì. Uno dei punti da affrontare si riferisce alla modifica dell’articolo 89, in riferimento alla tematica dei mutui. La tendenza imposta da Mastella è quella della revisione in base alla giurisprudenza nazionale e che prevede un abbassamento del quorum, per cui se oggi occorre una maggioranza qualificata di 17 membri con la modifica basterà quella dei presenti in aula. Un vulnus per la democrazia, secondo alcuni temerari consiglieri che a finire nel possibile tritacarne della Corte dei Conti non ci pensano affatto. A Mastella hanno sollevato il problema del danno erariale eventuale ricevendo uno stizzito invito a non piantare grane. Tra coloro che non hanno ritenuto di starsene in silenzio Giuliana Saginario e Patrizia Callaro, da sempre allineate alle posizioni più strettamente mastelliana ma ora in profondo dissenso e in forma meno agguerrita il presidente della commissione Affari Istituzionali Zanone. Mastella tira dritto. La modifica è nei fatti, il bando periferie non dovrà conoscere ostacoli di sorta e la rimodulazione dei mutui anche. Presenti in quindici, c’era anche l’assessore Mignone ma del suo problema legato al conflitto d’interessi non si è ritenuto di parlarne.