E’ d’uopo quindi prenderne atto sebbene la visura camerale storica riferita a Sannio Tech riporti all’11 giugno scorso che l’assessore fosse ancora consigliera “fino alla prossima assemblea”. Così come si prende atto che talune implicazioni come partecipazioni a quote azionarie e ruoli di peso in consorzi e aziende riferite a Sannio Tech non siano stati rivelati “ab initio”, visto che la nomina ad assessore è avvenuta a fine febbraio e le presunte dimissioni da consigliere di Sannio Tech arrivano a fine maggio. L’assessore corre ai ripari ma il vulnus resta. Resta l’omissione, corretta solo su induzione, e in sostanza non cambia la ragione di fondo che sottenderebbe ad un suo passo indietro. Così come non si sposta il discorso sul Sindaco. Che sia stato all’oscuro o che sapesse delle evidenti incompatibilità della sua scelta tiene poco conto. Cosa conta di fare oggi resta la domanda di fondo.