“L’Amministrazione Comunale di Benevento è obbligata a rispondere, entro 15 giorni dalla ricezione, alla nota della Presidenza del Consiglio dei Ministri, Dipartimento Funzione Pubblica, protocollata in data 08/6/2020 ed inviata al Comune su segnalazione delle scriventi consigliere comunali.
Nella stessa, sono stati chiesti chiarimenti sulla conformità dell’azione amministrativa ai principi di imparzialità e buon andamento di due atti posti in essere dal Comune di Benevento, e precisamente: la Deliberazione di Giunta esecutiva n. 90 del 03/5/2019, di rimodulazione della macro struttura organizzativa dell’Ente, e il Decreto sindacale n.70958 del 31/7/2019, di conferimento dell’incarico di Comandante del Corpo di Polizia Municipale di Benevento a Fioravante Bosco.
Ebbene, mentre le scriventi osservano il rispetto dei tempi di conclusione dell’iter, mantenendo un doveroso profilo istituzionale, ciò non accade da parte di Fioravante Bosco, comandante pro-tempore del Corpo di Polizia municipale che, nonostante non possa intervenire pubblicamente in ordine a vicende e situazioni che lo riguardano direttamente quale parte in causa nell’ambito dell’inchiesta amministrativa, in una dichiarazione dello scorso 15 giugno, riportata su “Gazzetta di Benevento”, si avventura nell’anticipazione dei contenuti della risposta del Comune, bypassando così il ruolo della Segretaria Generale, destinataria della nota della Presidenza del Consiglio dei Ministri, la quale tempo fa si è anche espressa sui limiti inerenti le dichiarazioni alla stampa in merito ad atti riguardanti l’Amministrazione da parte del personale interno.
Bosco ha sconfessato inoltre le dichiarazioni attendiste dello stesso Sindaco e non ha risparmiato toni gratuiti ed irriverenti nei confronti di un organo di controllo del Governo e nei riguardi del MoVimento 5 Stelle, affermando che “sia il M5S che la Funzione Pubblica prendono lucciole per lanterne!”.
Riteniamo pertanto che sia necessario procedere ad una verifica, da parte dei vertici comunali, dell’osservanza dei criteri deontologici del comandante Bosco in ordine al suo rapporto con l’Amministrazione, in quanto il suo comportamento contrasta con quello che dovrebbe osservare in ossequio al proprio ruolo all’interno dell’Ente, oltre che al grado ricoperto.”