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Benevento| Il M5S sul mutismo politico che regna a Palazzo Mosti

Benevento| Il M5S sul mutismo politico che regna a Palazzo Mosti

10 Giugno 2020 | by Anna Liguori
Benevento| Il M5S sul mutismo politico che regna a Palazzo Mosti
Politica
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Nella conferenza dei capigruppo del 9 giugno scorso, il MoVimento 5 Stelle ha chiesto il riscontro a tre domande, che si susseguono da tempo senza risposta, rivolte al Presidente del Consiglio comunale:

  1. quali sono i motivi ostativi che ancora non consentono la calendarizzazione, all’ordine del giorno del consiglio comunale, del regolamento del corpo di Polizia municipale, ritirato nel lontano 11 dicembre 2018 “per risolvibili difficoltà interpretative riscontrate rispetto anche alla norma regionale”, con impegno da parte del sindaco Mastella di rinviarlo “alla successiva seduta del 20 dicembre”;

  2. se può essere ulteriormente consentita la mancata convocazione, da circa due anni, della Commissione Cultura da parte del suo presidente, Antonio Puzio, al quale nel frattempo sono state conferite le deleghe alle politiche giovanili e all’artigianato;

  3. perché non è stato ancora convocato il consiglio comunale monotematico sulla sicurezza nelle scuole, chiesto dall’intera opposizione consiliare nel settembre 2018.

Oltre alle predette richieste, che non sappiamo quando avranno risposta, vorremmo sottoporre ancora all’amministrazione Mastella tanti altri quesiti urgenti, le cui risposte non possono più attendere. Ad esempio:

  • per quale motivo la maggioranza ha fatto scadere il tempo utile per la celebrazione di un referendum consultivo sulla gestione pubblica dell’acqua, buttando al macero le firme di oltre 3.000 cittadini;

  • perché rimane sorda alla richiesta di partecipazione su tematiche molto sentite dalla cittadinanza, quali i progetti legati al Piano Periferie, l’abbattimento dei pini monumentali del Viale degli Atlantici, la scelta di collocare l’impianto di depurazione in siti di chiaro interesse paesaggistico ed archeologico, la mobilità ciclistica assurdamente osteggiata;

  • quando il Comune di Benevento provvederà a disporre il riutilizzo pubblico e sociale di un bene confiscato alle mafie, come l’ex cementificio di Contrada Olivola, che alcune associazioni locali sarebbero pronte a far rivivere nel segno della legalità e della solidarietà;

  • quando sarà sanata la grave anomalia della mancata attivazione, dopo quattro anni, della commissione “Controllo e Garanzia”, la cui presidenza spetta alla Minoranza, per non parlare dei regolamenti di contrasto alla ludopatia e per l’amministrazione condivisa dei beni comuni;

  • quando saranno creati i fondamentali organismi di partecipazione previsti dall’art. 74 dello Statuto Comunale, in particolare la Conferenza Economica Cittadina che ha compiti di “supporto alla programmazione degli interventi dell’Ente Comune e alla promozione dello sviluppo nei settori delle attività industriali, commerciali, artigianali e agricole”;

  • in attesa della costituzione della Conferenza degli Enti e degli Operatori Culturali, cosa si aspetta a convocare quegli Stati generali della Cultura e del Turismo già annunciati dall’ex assessore al ramo Picucci, sicuramente necessari e strategici, da connettere agli Stati generali dell’economia indetti dal Governo nazionale, il quale vuole elevare il Turismo, l’Arte e la Cultura a “brand iconico dell’Italia”. Benevento ha tutte le carte in regola per giocarsi questa opportunità in arrivo.

Intanto, tra le troppe e sprezzanti mancate risposte, rimaniamo sempre in attesa che il sindaco Mastella interrompa in Consiglio il silenzio legato alle sue mai spiegate dimissioni.

 

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