Con la modifica dell’articolo 89 del TUEL la commissione Affari Istituzionali ha dato seguito all’indirizzo della Segreteria Generale in riferimento all’adeguamento del regolamento consiliare in materia di mutui, nuovi o in fase di rinegoziazione. In sostanza per approvare provvedimenti di una certa delicatezza, come appunto l’accensione di mutui e il riferimento va subito al Bando Periferie, non sarà più necessaria una maggioranza qualificata ma basterà una maggioranza semplice, anche risicata, e questo potrebbe innescare problematiche legate all’aggiramento dei principi di trasparenza e di partecipazione. La maggioranza pone la questione tecnica e cioè la ineludibilità di un emendamento al TUEL improcrastinabile; per l’opposizione si tratta invece di una manovra dalla chiara matrice politica. Per Gigi Scarinzi, del Patto Civico, se il Consiglio approverà la modifica si potrebbe verificare l’eventualità che un numero ristretto di consiglieri comunali potranno da soli decidere un ulteriore indebitamento dell’ente, accendendo mutui anche trentennali , con conseguenze facilmente immaginabili, non ultimo il possibile aumento delle aliquote dei tributi locali. Per Italo Di Dio di Area Dem lo scopo mira a blindare ancora di più una maggioranza instabile proprio sul versante dei numeri per l’approvazione prossima del Bando Periferie. Intanto Annamaria Mollica del M5S, torna a chiedere l’istituzione di una commissione di controllo sugli atti amminiastrativi che metta l’opposizione in grado di esercitare la sua azione di vigilanza sull’operato della maggioranza.