Delia Delli Carri non è più incompatibile e potrà continuare ad esercitare la sua funzione di consigliere comunale e quella di dipendente di una cooperativa sociale. La notizia ha del clamoroso se si pensa alla leggerezza con la quale è stata sollevata, nel recente mese di gennaio, la questione che ha interessato la Delli Carri. Dalla Segreteria Generale ora si fa marcia indietro: Delli Carri non è incompatibile ai crismi degli articoli 60 e 63 del TUEL. Un epilogo che sa del clamoroso e che solleva inevitabilmente il caso politico, oltra alla sciatteria dell’apparato burocratico di Palazzo che da questa storia esce di certo appannato. La ratio di questo provvedimento, che ribadisce quanto già più volte avanzato dalla stessa Delli Carri stessa nelle sue istanze di contestazione, è che le cooperative sociali non prevedano incompatibilità con cariche di carattere istituzionale. Una migliore e più sagace indagine preliminare avrebbe evitato questo che resta uno scivolone del Segretario Generale e che in maniera assai complicata da evitare induce a ritenere quella eccezione sollevata, dopo quattro anni dall’avvento della consiliatura, un’azione dal sapore prettamente politico. Il sospetto che i numeri per proseguire arridano a Mastella, che in tutta questa vicenda probabilmente è marginale, è più che fondato.