Le dichiarazioni di Delia Delli Carri rese nel pomeriggio di sabato hanno innescato una piccola polemica con il presidente del Consiglio comunale De Minico. I due si sono incontrati durante la sessione mattutina delle commssioni prevista a Palazzo Mosti ed è subito scattata la scintilla. La Delli Carri aveva operato un’analisi sulla situazione contingente che si respira in Consiglio ed in più aveva anche parlato di assembramento, che se c’è in commissione si potrebbe anche tollerarlo in Consiglio. Parole che non son o piaciute a De Minico che con foga ha attaccato la consigliera del gruppo misto invitandola ad esprimere meglio il concetto, rebus sic stantibus l’assoluto rispetto delle distanze fisiche che si è riusciti a realizzare. La reazione di Delia Delli Carri affidata alla nostra emittente. “Mi chiedete perché oggi il presidente del consiglio ha avuto una reazione così poco istituzionale? Dovrei rispondere non lo so perché non sono abituata a queste reazioni . Posso solo dire che il presidente mi ha aggredita verbalmente perché non dovevo scrivere che si creano assembramenti in commissione. Aldilà dei termini usati, la mia richiesta di convocare il consiglio è legittima. Infatti il comune di Benevento , comune capoluogo, è uno dei pochi che non si è organizzato a fare in remoto consigli comunali e commissioni. Questi atteggiamenti poco rispettosi della sede istituzionale, del ruolo che ciascuno di noi svolge sono oramai un fatto quotidiano. Da mesi infatti ad ogni mio passo mi viene ricordato che la mia presunta incompatibilità verrà portata in consiglio. Una vera e propria minaccia per limitare il mio ruolo di consigliere comunale e per reprimere le mie iniziative. È tanto chiaro il contenuto minaccioso di tali frasi perché questo consiglio che avrebbe dovuto essere convocato mesi fa viene solo annunciato, ma mai convocato. Non per altro la mia replica alla segreteria generale giace dal 14 marzo 2020 senza alcuna risposta”.