Mastella serra i ranghi. Ricuce lo strappo con due terzi dell’ormai tramontata Alleanza per la Campania e guarda con maggiore ottimismo ai prossimi appuntamenti consiliari. Per Mastella non è il momento di rischiare. L’intesa con De Luca è ormai un dato di fatto e non occorreva l’ennesima intervista ad un foglio solidale per ribadirlo, per cui è essenziale mantenere la barra a dritta a Palazzo seguendo le indicazioni dello stesso Governatore che gli ha sempre suggerito un allargamento della base politica a Via Annunziata per proseguire fino a fine mandato. E così sarà. Il sindaco sta lavorando a raccogliere le anime più recalcitranti, magari assicurando qualche concessione, e che sono quelle più vulnerabili. Reale e Russo, orfani del desaparecido Mosè, rientrano alla base lasciando, forse, il solo Feleppa a doversi trovare una sistemazione e non sarà cosa semplice. Ancora una volta a Mastella è bastato agire nelle pieghe del disorientamento e anche nella impreparazione politica dei suoi interlocutori, molto spesso abbacinati dalla versione avida del potere, per arrivare al suo obiettivo. Lontani i tempi delle aggettivazioni roboanti; ora la realpolitik impone altre soluzioni. Così come le impone al PD. L’opposizione svolta fino ad ora dai dem non è apparsa trascendentale e ora, forse, lo sarà ancora di meno visto i mutati scenari che si vanno stagliando all’orizzonte.
E se poi ci mettiamo le rivendicazioni personali e le aspettative dei singoli il quadro appare a tinte tenui per il sindaco che, superati gli ostacoli cogenti, potrà preparare al meglio le Regionali e le liste annesse e la lunga campagna elettorale verso Benevento 2021, magari con un ruolo da coprotagonista.
