Grottolella| Le proposte dei sindaci irpini a De Luca per arginare i contagi. Spiniello: chiudiamo le fabbriche
Politica
“Questa mattina, su invito del Sindaco di Avellino Gianluca Festa, assistito dal responsabile della comunicazione del COC cons. Alfonso d’Acierno – spiega il sindaco di Grotolella, Antonio Spiniello, attraverso un post pubblicato sul suo profilo Facebook – ho partecipato ad una videoconferenza con tutti i Sindaci della provincia di Avellino, per esaminare le problematiche comuni nella gestione dell’emergenza epidemiologica da Covid-19 e per proporre alcune azioni al fine di prevenire i contagi. Oltre 60 Sindaci si sono connessi ed altri, a causa di problemi di trasmissione, non sono riusciti a parteciparvi ma ugualmente hanno contribuito telefonicamente. Di seguito elenco i punti che sono stati trattati:
1) Gestione della comunicazione – In questa prima fase i Sindaci sono venuti a conoscenza solo attraverso la stampa o i social che un cittadino appartenente alla propria comunità ha contratto il Covid-19. Si è deciso che l’Asl debba comunicare tempestivamente la notizia innanzitutto ai Sindaci. E’ evidente che un Primo Cittadino, trattandosi le nostre di piccole comunità, conosce tutte le famiglie presenti sul territorio e più agevolmente può procedere ad individuare l’ambito di frequentazione dei contagiati, con l’ausilio degli uffici di polizia urbana ed anagrafe, e dare all’Asl i reali dati per svolgere le azioni di sua competenza.
2) Carenza di mascherine – Risulta difficile a tutti reperire dispositivi di protezione individuale. L’Anci ha dotato i comuni di 50 unità da consegnare esclusivamente a dipendenti, volontari della protezione civile, membri del COC e dipendenti di enti di servizio che operano sul territorio comunale. In queste ore ci stiamo attrezzando per poterle produrre in proprio grazie al contributo delle sarte locali, alle quali va il nostro ringraziamento per la immediata disponibilità.
3) Utilizzo delle strutture ospedaliere della provincia attualmente chiuse – Per far fronte all’emergenza è stata proposta la riapertura di strutture quali l’ex Maffucci, l’ex Moscati e, in primis, il “San Giacomo” di Monteforte Irpino come ospedali Covid-19. In questo modo, oltre ad aggiungere nuovi posti di terapia intensiva e sub-intensiva, i pazienti contagiati dopo aver affrontato il primo periodo di degenza ed essere risultati negativi al primo tampone successivo alla guarigione, potrebbero osservare un ulteriore monitoraggio prima di essere definitivamente dimessi.
4) Chiusura delle fabbriche per 15/30 giorni – Questa, nello specifico, è stata la mia proposta in uno con il Sindaco di Pratola Serra (comune dove insiste, tra le altre, l’azienda FCA). E’ opportuno che stabilimenti i quali vedono centinaia, se non migliaia, di operai al lavoro quotidianamente, vengano momentaneamente chiusi nell’ottica del sacrificio che tutti noi stiamo facendo. Ambienti tanto frequentati, qualora dovessero vedere dei contagiati al loro interno, diverrebbero dei veri e propri focolai incontrollabili. E’ IL MOMENTO DI METTERE LE VITE UMANE DINANZI AGLI INTERESSI ECONOMICI. A tal proposito, il governo per questo periodo potrebbe utilizzare la cassa integrazione straordinaria, che nella finanziaria di quest’anno ha una sua disponibilità e con i nuovi stanziamenti potrebbe essere incrementata.
Come resoconto della riunione verrà redatto un documento univoco – conclude Spiniello – da sottoporre all’attenzione del prefetto e, soprattutto, del governatore Vincenzo De Luca”.
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