breaking news

Benevento|La sfida di Gulliver

Benevento|La sfida di Gulliver

6 Marzo 2020 | by redazione
Benevento|La sfida di Gulliver
Politica
0

Di Enzo Colarusso – Le grandi manovre di primavera che interessano gruppi e partiti. Tra questi, quelli di Mosè Principe che si sono riuniti nel tardo pomeriggio presso lo studio di Adriano Reale per preparare la discesa a Benevento di Francesco Pionati prevista per sabato prossimo. Alleanza per la Campania e la sua gemmazione consiliare di Cittadini Protagonisti ha ribadito la netta opposizione a Mastella e, con molta probabilità, la certezza non è di questo mondo, voterà in opposizione al bilancio preventivo che dovrebbe slittare a fine aprile. Mastella è consapevole di rischiare a tal punto che ha ritenuto opportuno mettere in moto la macchina della incompatibilità di alcuni consiglieri. Oggi è toccato a Delia Delli Carri, di cui ci si è accorti dell’inghippo nemmeno 4 anni dopo la sua elezione nelle file della Lista Mastella. La strategia è quella di irrorare il consiglio di elementi di più certa affidabilità e non c’è dubbio che l’intento verrà esteso anche ad altre figure in un futuro non molto lontano. Attorno al sindaco, chiaramente preoccupato per l’esito non scontato del voto, si schierano i pezzi da novanta dell’apparato burocratico che a fasi alterne mostrano comportamenti ondivaghi, ora a favore ora critici nei confronti della sfera politica. In questo caso l’orientamento è compatto. Mastella si difende e ciò fa parte del gioco e lo fa in modo machiavellico, senza esclusione di colpi. Incassa lo sgretolamento della mozione di sfiducia, che se unanimemente formulata lo avrebbe accompagnato all’uscio, scampa il rischio e osserva quasi gongolante la zuffa sulla eventualità del voto contrario in aula sul Preventivo, ben sapendo che i suoi avversari, tra cui non figurano i decariani, difficilmente assommeranno i 17 voti necessari. Spinge affinchè si posticipi sempre più l’appuntamento in aula e l’emergenza virus potrebbe indurre a tanto, ha bisogno di tempo per pianificare qualche altra azione di disturbo, sferrare qualche fendente in ordine sparso. Oggi alla Delli Carri, domani a qualche esponente del Patto o di Cittadini Protagonisti, tutti coloro, in definitiva, con i quali ha il dente avvelenato e che ha subissato di epiteti a mezzo stampa in quantità industriale. Un Gulliver i cui attributi non sono pienamente nella sua disponibilità e che cerca disperatamente di emancipare dalla morsa. Aveva una maggioranza imbarazzante ma ha dilapidato il patrimonio in meno di quattro anni, non ha fatto il Mastella, come sostiene Quarantiello, nel senso che non ha trattato da “iloti” la sua ciurma consentendo loro, invece, di dettare le condizioni ed ora è costretto a soluzioni estreme per giustificare il fine. Il suo ritorno coincide con la riproposizione di uno scenario che la “crisi dei venti giorni” ha solo provveduto a rinviare.

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *