Tra commissione d’inchiesta sul dissesto, come annunciatio a Lab News dal consiglioere di Area Dem Italo Di Dio, e successiva salita a Palazzo del presidente dell’Osl Ricciardi a colloquio con Mastella, si consuma la maggior parte del dibattito politico a Benevento. Tra dimissioni e controdimissioni del sindaco e blocco delle attività a causa del corona virus, in nome del quale da più parti si invoca la pax rispetto alle polemiche, la sortita di Di Dio rappresenta, senza dubbio il fattore di novità. Non è invece una novità che le dinamiche di accertamento del debito e del relativo versamento del pregresso nelle asfittiche casse del comune tendano ad andare molto al rilento. Le accuse di lassismo sono reciproche. Ricciardi sostiene la scarsa collaborazione del settore tecnico e burocratico del Comune, la burocrazia replica col contestare l’assenza dell’OSL e quindi il risultato è che l’azione è ferma al palo. Di Dio smuove le acque anche perchè la richiesta di una commissione che indaghi sulle lentezze dei procedimenti si traduce in un servizio reso a quei creditori che attendonio da tempo biblico di essere pagati. Commissione d’inchiesta ma non soltanto. Le polemiche sui consiglieri “traditori” e relative controrepliche. Raffaele Del Vecchio frena sulle dichiarazioni di De Caro e fa professione di apertura. Caopure le ragioni dell’esodo e non derubricare tutto a lesa maestà, in sostanza il delvecchiopensiero. Il ritorno di Pasquale Viespoli. Il leader della destra sannita, all’orizzonte non si scorge figura tale da ritenerlo out, ospite dei nostri studi del telegiornale, a volo d’angelo sulla contingenza politica. Viespoli torna ad attaccare la mancanza di vision e di città dell’attuale Amministrazione, critica l’atteggiamento temporeggiatore del PD e invece apprezza il dinamisismo pentastellato, seppur evidenziandone i limiti proprio in relazion e alla mozion e di sfiducia. Finalino sulla composizione della nuova giunta, con l’ingresso delle gentili consorti in squadra
