Mozione di sfiducia, la questione non inerirà il Consiglio comunale. Il passo politico del Movimento 5 Stelle non sarà seguito dai consiglieri di opposizione che di andare a casa prima dei tempi canonici, ora che è anche rientrato il rischio delle dimissioni del sindaco, non ne hanno alcuna volontà. Ciononostante, la decisione del gruppo consiliare grillino ha avuto, per certi aspetti, il merito di portare allo scoperto i recalcitranti consiglieri comunali obbligandoli ad un piccolo sforzo di giustificazione logica al rifiuto di firmare la mozione. Vizzi Sguera parla di inaccoglibilità dell’istanza ma Luca Paglia sottolinea che quella di Sguera e Scarinzi è opinione personale che non rappresenta per intero la posizione del Patto lasciando intendere che lui non l’avallerebbe. “Sarebbe auspicabile l’apertura di un canale di dialogo con tutte quelle forze che si dichiarano di opposizione per verificare il da farsi ed adottare la soluzione più opportuna per la città”, dice Paglia. Anche Pina Pedà, come riporta il Sannio Quotidiano, si dice contraria alla mozione di sfiducia perchè “rappresenta un atto di irresponsabilità in un momento delicato come quello che stiamo attraversando”. Insomma, tutti con Mastella, almeno sotto il profilo della intempestività della proposta, fatta eccezione forse per Italo Di Dio. Anche dal PD si fa sostanzialmente professione di contrarietà alla mozione e c’è da presumere che la prossima direzione provinciale del partito si orienterà nel solco della volontà di non turbare l’equilibrio. Il concetto è quello che l’avvento del commissariamento potrebbe aggravare lo stato di salute generale della città per un periodo di certo non breve. Presumibile che questo unanime o quasi sentimento di attaccamento al ruolo verrà ribadito quando si andrà a votare il preventivo, su cui si erano appuntate gli interrogativi di sopravvivenza o meno dell’Amministrazione. Che potrà contare sull’appoggio diretto o indiretto del quantum necessario per superare l’ostacolo, sebbene un quantum arraffone e vorace che però serve alla causa.