Non appaia ardito considerare la decisione della richiesta di discutere in aula la mozione di sfiducia al sindaco Mastella del duo pentastellato consiliare Farese Mollica, come il vero e fino ad ora unico atto politico di questo anomalo periodo di crisi al Comune di Benevento. Una crisi volutamente mediatica, così come Mastella l’ha concepita ed imposta, con l’avallo di una platea mediatica incline, e nella quale la richiesta della mozione tende a chiamare direttamente in causa chi davvero intende agire per mandare anticipatamente a casa il Primo Cittadino. Chi intenderà aggregarvisi? Al momento non ci sono segnali provenienti da altre forze politiche. Dal PD, per adesso, regna la cautela. Molto si evincerà dalla direzione provinciale del partito prevista per lunedi prossimo nella quale si dovrà affrontare la questione e definire una via politica, possibilmente univoca, senza più divaricazioni tra gruppo consiliare da un lato e partito dall’altro, sul comportamento da tenere: costituire una opposizione finalmente critica a Mastella oppure aderire alla mozione di sfiducia. Tertium non datur. A tenere banco, in queste ore, è anche la vicenda dell’accantonamento del già assessore all’Ubanistica Reale, che Mastella ha dirottato all’Ambiente, un tempo affidato a Gino De Nigris, di fatto sottraendogli le deleghe ai Pics e avocandole a se. Fratelli d’Italia critica il comportamento del sindaco. “Se a sostituirlo fosse stato un esperto di pianificazione urbana e paesaggistica la città ne avrebbe guadagnato di competenza e professionalità ma non si comprende il senso di sostituire un assessore politico con uno tecnico, seppure con un curriculum di tutto rispetto”, dice Alberto Febbraro. Va detto che al generale Romano, sostituto di Reale, Mastella ha affidato un ruolo di immagine e cioè quello di vigilare sulle infiltrazioni camorristiche sempre in agguato. Si tratta ora di capire quali poteri effettivi “elli abbia” per agire nel senso più pieno del mandato che gli è stato affidato o altrimenti il rischio è quello di rivivere un Delcogliano bis in termini di operatività, sia ben chiaro. Per Altrabenevento Reale paga, forse, l’improvvida nota di Forza Italia nella quale si chiedeva a Mastella di restare proprio in virtù dei 100 milioni di fondi pics da gestire, “procurati dal sindaco con la sua autorevolezza”. “La dichiarazione di Reale ci ha convinti della necessità di costituire un Osservatorio sulla utilizzazione di quei fondi pubblici, che però, da ieri, Reale non potrà più gestire”, il commento di Altrabenevento.