Fratelli d’Italia a metà del guado. Il partito della Meloni osserva con rinnovata distanza le evoluzioni ultime della giunta Mastella dopo avere caldeggiato per qualche settimana l’idea di un ritorno alle urne in tempi rapidi. Eventualità che sembrerebbe tramontare ed ora la Fiamma torna a vestire i panni censorei. La virata deluchiana del sindaco non piace ai Fratelli come non piace al PD locale, e allora a partire dalla riformulazione urbanistica di Benevento la distanza torna ad essere sensibile. Ci va giù duro Paolucci che parla di offesa alla città e accusa Mastella di non avere chiarito affatto le ragioni della crisi, ne prima e ne dopo, e che l’intento di Mastella era solo quello di ricavarsi un posizionamento politico al netto dei rovesci incassati. Per Federico Paolucci Mastella in questo momento non è più parte del centrodestra e nemmeno del centrosinistra ma è per se stesso e questo rappresenta un limite fortissimo. Paolucci è lapidario: nessuno può sentirsi immune e rivolto al centrosinistra chiede se mai da quella parte si avverte il bisogno di una mozione di sfiducia che ne avvalori la loro esistenza politica. “Ora però, dice Paolucci rientrando nel seminato del centrodestra, occorre costruire il centrodestra con la Lega, se dal Carroccio si ha la bontà di intervenire nel dibattito pubblico. Forza Italia rappresenta l’enigma di fondo. Cosa ne sarà del partito di Berlusconi? Nel Sannio ma anche altrove il futuro azzurro è avvolto nelle nebbie del mistero.