Di Enzo Colarusso – Habemus giuntam. Dura assai poco l’attesa per il varo del nuovo Esecutivo del Mastella bis, quello che arriva dopo la crisi dei Venti Giorni e che rilancia Clemente Mastella alla guida della città. Rispetto alla precedente squadra ci sono sei conferme. Si tratta di Mario Pasquariello che mantiene le sue deleghe, di Antonio Reale che le sue le perde e viene smistato all’Ambiente, di Gigi Ambrosone ai Servizi Sociali, Serluca alle Finanze, questa elevata a rango di Vicesindaco, cosa che chiude definitivamente la stagione dei “vice volanti”, Del Prete, Picucci, tutti stabili nelle posizioni della precedente giunta. Le novità consistono nel generale della Finanza in pensione Raffaele Romano che prende l’Urbanistica e l’Anticorruzione, ma senza Pics e Bando Periferie che restano in capo al Sindaco e quindi senza possibilità di incidere più di tanto sul piano, senza appalti, in sostanza senza “portafoglio” e con l’assoluta dipendenza dall’assessore Serluca per quanto attiene i fondi necessari per la formazione obbligatoria del personale. Altra nuova entrata quella di Carmen Coppola, docente di Inglese, al Personale, moglie di Gianfranco Ucci, alle amministrative del 2016 fieramente avverso a Mastella supportato da Pasquale Viespoli. Ed eccoci a Maria Carmela Mignone, detta Marika, che va a prendersi le deleghe, tra le tante, all’Agricoltura e all’Innovazione Tecnologica. L’avvocato Mignone è moglie di Piero Porcaro titolare della TecnoBios, la società che effettua i controlli per l’acqua su incarico di Gesesa. Il fratello di Piero, Alberico, è impegnato nel settore ambiente, è presidente del consorzio che ha avuto l’incarico per la messa in sicurezza della discarica di Piano Borea. Forse sarebbe stato più saggio indirizzarsi altrove. Ma tento è. Mastella avrebbe voluto incidere senza dubbio di più ma il suo tentativo di palingenesi non si completa. La cosiddetta “società civile”, cui si è rivolto, ha declinato gli inviti, vedi la Tartaglia Polcini e la Petrillo; ha però incassato il si della Coppola che forse Lui ha dovuto accettare più che scegliere, Ucci di certo non è annoverabile tra i suoi più fidati. Sul versante politico c’è da registrare fermento presso alcuni ambienti dell’opposizione. Il Movimento 5 Stelle ha richiesto la convocazione del Consiglio Comunale, per procedere alla votazione per appello nominale della mozione di sfiducia del sindaco. L’istanza è stata depositata presso la Segreteria generale dell’Ente e rimane aperta alla sottoscrizione degli altri Consiglieri. Che non si accoderanno, pur essendo fitto il carnet degli incontri come quelli di ieri nella tarda serata. Si sarebbero dovute raccogliere 18 firme entro sabato scorso da presentare al Prefetto per autorizzare lo scioglimento entro oggi per andare a votare a giugno ma sarebbe stata follia pura vista l’impreparazione e visto anche l’attaccamento agli scranni di tutti. Per cui si andrà avanti per i restanti 16 mesi e Mastella potrà governare nella certezza che pericoli non ne correrà per sovraintendere alle tante operazioni di “ammodernamento urbano” che sono in programma. Così è (se vi pare).