Situazione di estrema incertezza circa le sorti future della crisi politica a Palazzo Mosti. Mastella sembra intenzionato a proseguire sulla strada del voto anticipato e, d’altra parte, non sembra gli resti molto altro da fare visto che il quadro nazionale, al quale si sta rivolgendo in queste ore, e per quadro nazionale si intendono le segreterie politiche, gli restituiscano impressioni tutt’altro che positive. La sua figura non desta particolare fiducia e allora è plausibile che giochi la carta della temerarietà e porti la città alle urne. Le diplomazie sono di altro avviso e lavorano a ricucire e potrebbero anche avere possibilità di riuscita se sul Bilancio di previsione l’assemblea assicuri il quorum per poi approvare il documento con i consiglieri più vicini al Primo Cittadino. Sarebbe, però, un tirare a campare che Mastella vede come il fumo negli occhi. Nei prossimi giorni l’incontro tra Clemente e Mosè Principe nel quale il segretario regionale di Alleanza per la Campania proverà a fargli cambiare idea e convincerlo della giustezza di un patto largo di fine consiliatura. Ad oggi la strada delle elezioni appare, tuttavia, la più praticabile per Mastella. Si starebbe anche convincendo della inevitabilità della via disgiunta Regione-Comune, complice anche il clima di grave incertezza che permea il centrodestra sulla questione della candidatura regionale e la solitudine di De Luca sul fronte opposto, nonostante dal Nazzareno giungano al Governatore messaggi di distensione, buoni solo in apparenza. Una impasse che potrebbe anche rimetterlo in gioco ma le chances sono poche. E allora da mandato a chi gli è rimasto leale di comporre le liste e tentare la sortita. D’altronde è già riuscito nell’intento di “derrotare” il fronte che gli si dovrebbe opporre. Civico 22 è squassato dalle polemiche, costretto ad accelerare sul piano eminentemente politico laddove sarebbe stato, quello, un obiettivo da raggiunmgere in modo graduale. Orlando è con un piede e mezzo fuori nonostante si affretti a considerare ancora praticabile la via del civismo tout court. Il PD è su posizioni di attesa ma non dovrebbe fornire al sindaco alcuna ciambella di salvataggio. D’altra parte il Partito Democratico ha assunto un atteggiamento di quiescenza sin dal 2016 e Mastella dovrebbe esergliene grato e ricordarsene in questi giorni di passione.