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Benevento| Quarto giorno di crisi

Benevento| Quarto giorno di crisi

5 Febbraio 2020 | by Enzo Colarusso
Benevento| Quarto giorno di crisi
Politica
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Quarto giorno di vacatio a Palazzo Mosti. Mastella, sia pure alibi, è quanto mai presente nel fitto intreccio che lo vede al centro delle strategie che ruguardano il futuro politico suo e della città. Che, va ricordato, è il destinatario ultimo delle alchimie, qualsivoglia esse siano. Intanto, mentre va infittendosi la trama dei pretoriani per comprendere se vi siano margini per ricompattare una maggioranza solida, gli stessi pasdaran Chiusolo e Quarantiello, tra i pochi su cui, forse, conta il sindaco dimissionario, devono andare a riprendere le fila del discorso con coloro che Mastella apostrofò con epiteti non certo lusinghieri: arraffoni e lillupuziani, tanto per non esagerare. Con costoro Mastella vorrebbe tornare a dialogare. Torniamo allo status quo ante, alla formula originaria di un Consiglio così come partorito dalle urne. Impresa complicatissima. Puzio, capogruppo dei Moderati, frena sulla eventualità che viene proposta ma non la esclude.

C’è di vero che quasi nessuno vuole tornare a casa. Lo si argomenta con ragioni alte, in realtà è molto più tarragno di quanto si pensi. E Mastella lo sa molto bene. Mantiene i tavoli di dialogo aperti. Quello civico e quello meramente politico ma è consapevole che su questo versante la sua autonomia di manovra è fortemente condizionata dalla volontà dei partiti di dargli credito. Ci sono anche i discorsi regionali e Mastella cerca di mischiare le carte per arrivare a barattare la sua convergenza su quei tavoli alla formazione di una coalizione che lo supporti a Benevento. Questo dovrebbe indurre i suoi interlocutrori locali a maggiore avvedutezza, al di la delle contumelie e degli interessi che si agitano a Benevento.     

 

 

 

 

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